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La torta del Tre e la sarta gnocca

Ve lo dico subito.
Se dovessi rinascere farò altro.
No,niente foodblogger.
No,no.
Niente velleità da scrittrice o da avvocato Azzeccagarbugli.
Mi terrò ben lontana quindi da fogli bianchi e codici civili.
La prima cosa è che voglio rinascere gnocca.
Innanzitutto 10 cm in più.Sono alta 166 cm.Dieci centimetri in più non guastano mica.
E poi esigo lo stacco coscia rasomento.Ambè.
Bionda o mora non ha importanza.
Ecco,forse gli occhi.
Verdi.
Si,si.
Verdi..
Va beh,a questo posso rimediare infilando quelle bellissime lenti a contatto colorate che fanno tanto alienochehapersolastradadicasa.
Però dai per una serata va bene,si possono portare.
Sistemato il lato fisico passiamo alla professione.
Voglio fà la sarta.
Voglio riuscire a tenere un ago in mano senza avere l'orticaria.
Voglio riuscire a riparare una maglietta senza che escano fuori cinque o sei salsicciotti di tessuto.
Voglio fà la eco-friendly e cucirmi da sola i vestiti.
Voglio avere la cassetta dei fili grande quanto 'na stanza.
Tutte le sfumature dell'arcobaleno,aghi di ogni misura,forbicine e ...
la macchina da cucire.
Vorrei sedermi di fronte alla Singer anteguerra di mia suocera e non guardarla come di fronte a un testo in aramaico.

Vorrei sapere dove mettere quel cavolo di filo,vorrei premere il pedale e cucire,cucire l'inverosimile....
Voglio fà la sarta.
Gnocca.
Sarta gnocca con staccocoscia rasomento.
Ecco.
Ma che te sei fumata?
Niente questo è il risultato dell'aver dovuto prendere in mano l'ago di corsa stamattina per riparare una maglietta della pargola grande.
E' venuto fuori un salsicciotto interminabile.
"A mà per fortuna che cucini meglio di come cuci"
E c'ha ragione! ^_^


Torta del tre.Facile facile da ricordare.Una torta della mitica Paola Lazzari,un nome una garanzia.La ricetta viene dal blog di Ornella Ammodomio.
Il risultato è una torta da credenza.Delicata e profumata.

Torta del tre

300 gr ricotta di pecora
300 gr zucchero
3 uova
3 cucchiaini di lievito
3 cucchiai di latte
3 cucchiai di burro morbido (iOlio di semi di mais vitaminizzato Dante)
3 cucchiai di succo di limone
scorza del limone grattugiata
vaniglia
cioccolato fondente 100 grammi

In un mixer lavorate la ricotta con lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea.
Aggiungete il latte e le uova,una alla volta.Aggiungere sempre mescolando tutti gli ingredienti,per ultimi la farina e il lievito.Sistemate l'impasto in una teglia imburrata e infarinata.Sulla superficie metteteci il cioccolato fondente ridotto a dadini,spingendolo in maniera tale da farlo affondare un pochino.fate cuocere per un 35 minuti a 180 gradi.Fate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.





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                      CASERECCI AL FORNO CON MELANZANE FRITTE









 Tagliate a fette due melanzane e friggetele in olio d'oliva  ,poi tamponatele con della carta assorbente per eliminiare  l'eccesso di unto.In una padella fate soffriggere un pochino di cicpolla ,poi aggiungete la passata di pomodoro e aggiungete le melanzane.





 Cuocete la pasta per 8 minuti e poi scolatela (la cottura della pasta è di 10 minuti ,però andando in forno finirà la cottura).Farcite con prosciutto cotto,fontina e grana e due uova soda tagliate a pezzetti.

Mettete in forno già caldo 180° per 15 minuti



 Accompagnate con un buon vino Terre di Orazio Cantina di Venosa www.cantinadivenosa.it


La pasta che ho utilizzato è del PASTIFICIO CHELUCCI www.pastificiochelucci.it
è molto adatta a questi tipi di sughi,in quanto la pasta con la sua porosità assorbe molto bene il sugo,la pasta tiene molto bene la cottura ,direi che anche il Pastificio Chelucci realizza dei prodotti di eccellenza nel nostro panorama italiano e ringrazio per avermi dato la possibilità di scoprirli e assaporarli.
A presto con altre ricettine
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Il Muffin travestito...da donut

Lo spolveri,lo riordini,apri le finestre per fargli prendere un pò d'aria.Ogni tanto una bella sistemata tipo pulizie di primavera perchè ci vuole.
Poi magari sposti i soprammobili.Questo lo metti a destra,questo magari un pò più sotto...questo no,ormai ha fatto il suo tempo e lo riponi.
In due parole?Lo curi.
Che cosa?
Il blog.
Lo curiamo,lo amiamo.nel momento in cui ti autoinvesti e ti proclami foodblogger la tua vita non è più la stessa.I tuoi pensieri non sono più gli stessi.
Giri con gli occhi di Jack Nicholson in Shining alla ricerca di piattibicchieritovaglietteluciposateequant'altro per rendere onore alla tua ricetta.
Ti ritrovi a dire a tuo marito:sai oggi parlavo con Ermenegilda?
Una tua nuova amica?
Macchè,Ermenegilda del blog Tal dei tali.
E ne parli come se fosse una persona che tu frequenti tutti i giorni fisicamente.
E lui ti guarda come se tu fossi un' aliena.
E tu guardi lui come se fosse un alieno perchè come fa a non capire una cosa così semplice...nascono bei rapporti qui,in questo mondo.
E raccogli ricette ,e provi e sperimenti.
Magari ti svegli la notte con un  pensiero da scrivere e te lo appunti subito.
Hai visto mai,'na botta de Alzheimer e me lo scordo.
Sembra un idillio senza fine.
E invece non è così.
Oggi io e la Vale ci siamo chieste la stessa cosa,abbiamo fatto la stessa riflessione.
Ad un certo punto fai un passo indietro.E poi un altro ancora.Diradi i post,ti assenti,prendi le distanze.
E poi lo abbandoni.
A volte senza lasciar scritto nulla.Te ne vai semplicemente.
Altre volte ancora scrivi.E parli di mancanza di tempo,di troppi impegni.
Io gironzolo nel mondo dei blog da anni.prima come spettatrice,poi ho lavorato dietro le quinte,poi ho deciso di farmene uno mio.Ci sono dei blog che conosco da tempo immemorabile,ai quali mi sono affezionata.
E succede che un giorno apro l'home page e quel blog lo trovo chiuso.
Con un arrivederci che il più delle volte è un addio.
Oppure la stessa ricetta da mesi.
Abbandonato a se stesso.
In un blog addirittura la proprietaria ha tolto tutte le ricette.Era un blog bellissimo.E non è rimasta traccia.Se non dei titoli,titoli che poi cadono nel vuoto.
Dove trovo un messaggio di addio tra le righe si evince sempre una sensazione di fastidio,di estraneità nei confronti di quella creatura creata e amata fino a poco tempo prima.
Io stessa mi sono allontanata.ma poco.Non ho resistito molto.Il richiamo della mia creatura e della vostra compagnia è stato molto più forte.Avevo i miei buoni motivi,avendo sperimentato il brutto del virtuale.
Ora mi chiedo e lo chiedo a voi perchè non so darmi la risposta:cos'è che scatta ad un certo punto?
Al di là di questioni lavorative,nascite e  quant'altro, mi interrogo sul perchè ad un certo punto il blog diviene un mostro che fagocita anzichè un piacevole compagno di viaggio.
Io non lo so.So solo che quei blog abbandonati mi danno una gran sensazione di tristezza.

Oggi vi propongo il travestito.
Ammazza se è travestito.
Ti sembra di addentare un donut.Invece mangi un muffin.E allora ti piange solo un fianco,solo una coscia e solo un gluteo.Perchè almeno non è fritto!
Lo addenti e ti stupisce per la morbidezza.E poi arriva quel sapore un pò piccante,un pò particolare come solo la noce moscata sa regalare.
E poi lo zucchero sopra,la cannella.
Una piccola coccola tutta per voi.
E anche per me.
(ricetta originale e da me modificata Le hamburger e le croissant)


Il muffin travestito da donut

200 gr farina
80 gr zucchero
1/4 cucchiaino di noce moscata grattugiata
1/2 cucchiaino di cannella
1 uovo
latte quanto basta
1 pizzico di sale
60 gr burro fuso
2 vasetti da 125 ml di yogurt bianco al naturale
2 cucchiaini di lievito per dolci

per la copertura:
60 gr burro fuso
60 gr zucchero
1 cucchiaio di cannella

Fondete il burro (microonde o bagnomaria) e fatelo raffreddare.In una terrina mettete tutti gli ingredienti secchi(farina,zucchero,sale,lievito,spezie.mescolate.In un'altra terrina mescolate gli ingredienti "umidi" quindi:il burro,l'uovo,lo yogurt tranne il latte.Unite i due composti.Avrete un impasto abbastanza denso.Ora prendete il latte e aggiungetene fino ad ottenere una miscela densa ma non troppo.A me ne è servito un bicchiere scarso (ma ovviamente dipende anche dalla qualità della farina,non tutte assorbono la stessa quantità di liquidi).
Prendete una teglia da muffin,rivestitela con gli stampini di carta e versatevi il composto,fino a riempire gli stessi pirottini a metà.Infornate per un quarto d'ora,venti minuti a 180 gradi.
Fateli raffreddare per una decina di minuti.
Intanto fondete il burro per la copertura e mettetelo in un piatto.In un altro mescolate zucchero e cannella.A questo punto prendete i muffin,passateli prima nel burro fuso e poi tuffateli nel composto di zucchero.Io ho fatto quest'operazione solo sulla superficie.Per un risultato più goloso togliete i pirottini e rotolate il muffin tutto dentro lo zucchero.
Fate riposare un pò e gustate




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                                    Natura è Piacere






Buongiorno!!oggi ho voglia di parlarvi di una azienda biologica e gluten free che mi ha gentilmente offerto l'opportunità  di assaggiare le sue salse,al momento ve la presento e in seguito vi darò qualche spunto per come utilizzarle,ma prima di tutto qualche accenno alla storia dell'azienda.
La TUTTOVO è nata nel 1984 ,ha avuto il riconoscimento della "Eccellenza Artigiana" della Regione Piemonte sia per la gastronomia che per il gelato.Infine ,nel 2010 ha ottenuto l'ambita attestazione,da parte di Slow Food,di "Maestro del Gusto" per il suo gelato unico sul mercato per qualità e bontà.
La missione della Tuttovo è offrire del gusto e la sicurezza di cibi sani,genuini,naturali,biologici certificati e senza glutine,pronti da ustare in tavola.
L'azienda sceglie le materie prime bio,italiane,senza glutine,senza lattosio,senza coloranti nè conservanti.Le compongono secondo il sapere dell'alta tradizione culinaria italiana ed internazionale.
Le miscelano con passione,cura,competenza per restituire il sapore del buono e il piacere della grande tavola.
La vocazione del biologico alla Tuttovo è scaturita dal profondo e radicato amore per l'alimentazione naturale e dalla volontà di rispondere alla sempre più diffusa esigenza di qualità,genuinità e sapori autentici.
La Tuttovo utilizza esclusivamente materie prime senza glutine e tutti i prodotti sono presenti nel Prontuario dell'A.I.C (Associazione ItalianaCeliachia).
LE PRODUZIONI
-LINEA DEI SALATI:maionesi,salse,ketchup,sughi e specialità di alta gastronomia

-LINEA DOLCI:zabaioni,tuorlo zuccherato,gelato biologico



BRAND DELL'AZIENDA:

Natura è Piacere è lo storico brand,che fin dall'inizio ha contrassegnato tutta la linea dell'alta gastronomia.
Biogelateria -SLOW ICE CREAM è invece il brand del gelato biologico senza glutine.



ORA VI PRESENTO ALCUNI PRODOTTI CHE MI SONO STATI INVIATI GENTILMENTE DALL'AZIENDA  www.tuttovo.com





























 FILETTO DI PLATESSA CON INSALATINA E VINAIGRETTE ALLE ERBE FINI



















A PRESTO CON ALTRE STUZZICANTI  RICETTE...

TUTTOVO
Via Stura,24
100098 RIVOLI (TO)
TEL 011.9575805 fax 011.9591425
e-mail info@tuttovo.com
www.tuttovo.com 




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Serendipity Bread ovvero il pane che non ti aspetti

Serendipity.
Un termine inglese bellissimo.
L'attitudine a fare scoperte impreviste e insperate.
L'arte di imbattersi in qualcosa mentre si stava cercando altro.O la capacità di arrivare alla fine di un percorso e rendersi conto che si è stati in realtà protagonisti di fortunate circostanze.La sensazione che proprio lì dovevamo arrivare.O che proprio quella persona dovevamo conoscere.
E' la capacità di guardare a ritroso la propria vita e rileggerla in questa chiave.
Questo è il Serendipity Bread.L'autrice cercando altro si è imbattuta in questa ricetta.Guardava gli ingredienti.Beh forse un pò strani.C'è la ricotta e che c'azzecca la ricotta con l'impasto per il pane?.E la forma?Brutta!Singoli panini con un pomodorino sopra..La salva lo stesso e non sa perchè e la dimentica.
Poi a casa si rende conto di avere della ricotta da consumare.E allora prova quell'impasto.Lo guarda dubbiosa.No,i panini no.Una bella forma singola.Prova un triangolo,le dice il marito scherzando.
Il triangolo no?il triangolo si.Perchè il triangolo in realtà è uno spicchio.E allora che triangolo sia.
E il pane che ne esce fuori è carino da vedere.Sei spicchi uniti eppure divisi.Un pane che è un trionfo di morbidezza e mollica.
Io non cercavo la ricetta di un pane.Cercavo un dolce tedesco.Ero in un blog tedesco a cercare di capire dosi e modi.Un clic inavvertito del mouse e  mi si apre la pagina di quest'autrice.Porca paletta,la mia espressione.Poi vedo la foto e il titolo : Serendipity Bread.Mi incuriosisco,leggo,traduco e faccio fuori anche io la mia ricotta.
Non lo cercavo,l'ho trovato per caso.Il risultato sorprendente.Un pane profumato ,morbido.ottimo da solo ma anche degno e fedele compagno di salati e dolci .
Serendipity.Che sia un pane,una cosa,un evento o una persona.A volte dall'imprevisto nascono gli eventi più belli.
O i rapporti più belli e duraturi.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta Panissimo organizzata da Sandra e Barbara


Serendipity Bread (Thinks we make)

Ingredienti secchi:

500 gr farina
1 bustina di lievito di birra
1 cucchiaio di miele(o malto o zucchero)
sale 1/2 cucchiaio

Ingredienti liquidi:(in totale devono raggiungere i 350 ml):

150 ml acqua calda
3 cucchiai di ricotta
3 cucchiai di olio di oliva (Olio d'oliva Dante arricchito con vitamina D)
latte (quanto basta per arrivare a 350 ml)

Su un piano infarinato mettere a fontana gli ingredienti secchi.prendere un contenitore graduato e procedere in questa maniera.Metterci l'acqua calda e i 3 cucchiai di ricotta.dare una mescolata per sciogliere il formaggio.Unire l'olio d'oliva e tanto latte fino ad arrivare alla tacca dei 350 ml.A questo punto versare il liquido cosi ottenuto nella fontana di farina ( ora lo so che pensare a questo composto con la ricotta sciolta non è molto invitante,ma fidatevi che proprio questo darà un'estrema morbidezza al pane).Impastare.Se il composto dovesse risultare troppo appiccicoso unire altra farina.nel caso in cui risultasse invece un pò duro unire altro latte.Impastare fino ad ottenere una consistenza morbida e liscia e far lievitare fino al raddoppio.Riprendere l'impasto,rilavorarlo brevemente e tagliarlo a spicchi (se volete altrimenti dategli qualsiasi forma).mettete gli spicchi nella teglia di cottura unendoli per il vertice e far lievitare per un'altra mezz'ora.Io li ho lasciati così.Una gustosa variante invece è quella che prevede lo spennellarli con un tuorlo sbattuto e poi cospargerli di semini vari:sesamo,papavero,girasole.
Infornate a 180 gradi per una mezz'oretta.


Il particolare della fetta,bella "mollicosa"!



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                              PASTIFICIO CHELUCCI...100 ANNI DI PASTA






Cari amici e amiche oggi ho il piacere di presentarvi un pastificio che opera nel settore da ben 100 anni ,gestito come sempre dalla famiglia Chelucci.Cento anni di storia sono un traguardo importante per un'azienda.Testimoniano  la continuità e la capacità di adeguarsi ad una realtà che cambia.Per festeggiare i cento anni di attività,il Pastificio Chelucci ha riproposto una confezione simbolo della propria produzione :quella degli spaghetti lunghi da un chilogrammo,creata quando negli anni '50 ,i pacchetti di carta sostituirono la pasta venduta sfusa.La confezione del centario è dedicata a tutte le donne che fin dall'inizio del xx secolo ,dai borghi vicini a Piteccio si recavano a piedi a lavorare al Pastificio Chelucci e con le proprie mani impacchettavano gli spaghetti da un chilo.
Il pastificio opera a Pistoia dal 1912,insediato nei pressi di una sorgente di acqua purissima in località Piteccio sulle colline pistoiesi.
L'azienda produce pasta all'uovo,pasta di semola di grano duro,prodotti particolari con ingredienti notevolmente selezionati e con procedimenti tradizionali.
Si tratta di prodotto artigianale di qualità,(le matasse della pasta all'uovo sono fatte esclusivamente a mano come una volta) e la semola di grano è impastata esclusivamente con le uova fresche.Tutta laproduzione viene prodotta con semole selezionate,essiccata lentamente a bassa temperatura per periodi più o meno lunghi a seconda dei formati.
Questo tipo di lavorazione unitamente all'uso di trafile in bronzo che danno alla pasta la giusta ruvidezza,mantiene inalterate le caratteristiche organolettiche ed il sapore naturale della pasta artigianale.


Dalla foto potete vedere ciò che gentilmente mi ha inviato l'azienda .I formati di pasta sono meravigliosi e stuzzicano la mia fantasia in cucina ,mi piace anche la confezione dal sapore rustico.Al momento vi ho presentato l'azienda ma sarà mia premura proporvi delle stuzzicanti ricette ,alla prossima!!!   www.pastificiochelucci.it













































  

PASTIFICIO CHELUCCI  SPECIALITA' ARTIGIANALI 
Via Valente n° 7
51100 PITECCIO (PISTOIA)
TEL E FAX 0573.42011 
E-MAIL info@pastificiochelucci.it
www.pastificiochelucci.it

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                           MEZZE PENNE CON ZUCCHINE E PANCETTA



 FATE CUOCERE LE MEZZE PENNE ,IO HO UTILIZZATO PASTA FABBRI www.pastafabbri.it




 IN UNA PADELLA FATE SOFFRIGGERE CON DEL PEPE LA PANCETTA



 AGGIUNGETE DELLE ZUCCHINE TAGLIATE A LISTARELLE SOTTILI E FATE SOFFRIGERE ,AGGIUSTANDO DI SALE.





 UNA VOLTA PRONTE LE ZUCCHINE E LA PASTA ,AMALGAMATE IL TUTTO ;INFINE METTETE UNA SPOLVERATA DI PECORINO.UN PIATTO SEMPLICE E VELOCE MA DI GRAN GUSTO,GRAZIE ANCHE ALLA QUALITA' DELLA PASTA USATA,CHE NON SCUOCE MAI E DI GUSTO ECCELLENTE.


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The Crazy cake ovvero la torta matta al cacao e Lev

"....La risposta comune che dà la vita a tutte le più complicate ed insolubili questioni:bisogna vivere delle piccole necessità del giorno : smemorarsi...."
(Tolstoj,Anna Karenina)

Mio caro Tolstoj,anzi mio caro Lev.Posso chiamarti così vero?ormai siamo amici di vecchia data.Anna Karenina uno dei pochi romanzi russi che ho finito ed amato.Tranne questa frase,Lev.
Ora,non hai scoperto nulla di nuovo.La tua è una riflessione antica.Prima di te c'è arrivata la saggezza orientale.
Stacca il pensiero,concentrati su quello che stai facendo,imponi il silenzio alla mente.
Ma ti sembra facile?
Facile no,necessario si ,mi dirai.
Io ci provo da discepola buddhista sui generis qual sono.Ci provo a dirottare il pensiero sui denti che sto lavando,sulla carezza al gatto,su quella macchia che non ne vuole sapere di andar via.Ci provo,ma non ci riesco.Perchè il pensiero vola sempre.Sulle banalità della vita quotidiana,figuriamoci sulle insolubili questioni.Prima di te Aristotele l'ha detto:se non c'è una soluzione che ti preoccupi a fare?e se invece c'è la soluzione che ti preoccupi a fare?
Mizzica come la fate facile voi intellettuali,però.
Sembra quasi di dover schiacciare un bottone.Il bottone della modalità:me ne frego.Oppure non penso.
Ma a voi l'hanno dato alla nascita?
A me no,i miei non l'hanno richiesto.
Ma si compra?si affitta?si noleggia?
A rate,mutuo oppure leasing?
No perchè magari lo prendo,così magari i miei secondi quarant'anni saranno almeno più sereni.
Però a pensarci bene sono sulla buona strada.Sai quando?quando cucino.
Quello è il mio momento zen.
No,non mi metto il grembiule glamour,non mi riempio il calice di vino,non ascolto la musica classica.Sto in silenzio.Chiudo la porta,lascio tutti fuori e mi immergo nel mio mondo fatto di mestoli,pentole e coltelli ben affilati.E quelli però sono la mia rovina.
Perchè vedi io inizio bene.Stacco la spina da tutti i miei problemi...ma poi quel coltello che affonda nel tagliere mi provoca una specie di visione.
E allora tra il coltello e il tagliere si infila come companatico o vittima disegnata il problema.E io inizio di nuovo a pensare.E affetto con quel coltello,e taglio,e sminuzzo e trito.Una metafora ecco,affetto e trito il problema.Come lui sta facendo con me.
E poi magari capita quel giorno che ce l'ho con qualcuno in particolare.E sotto quel coltello non ti nego che una spellatina a qualche callo gliela do.
Mio caro Lev,come vedi,torno al punto di partenza.
Io l'interruttore per spegnere i pensieri non ce l'ho...
Come dici?
Nemmeno tu?
Era tutto un bluff?
Ma sai che l'avevo sospettato ^_^

P.S-ma che hai direte voi,di nuovo un header,uno sfondo diverso..In realtà questo è il template che aspettavo da tempo per il mio blog .Un pò vintage,un pò caldo,un pò sui generis come piace a me.Due foto che scorrono con le mie due passioni cibo e libro.Gli altri sfondi erano pubblicati "in attesa".In attesa che mio marito si decidesse a mettere mano tra i vari codici html,visto che la sottoscritta non ne capisce nulla.Questo per ora è il definitivo.Per ora ovviamente ^_^

Chiudete gli occhi.Oggi vi porto a fare un giro negli Stati Uniti.Siamo nel 1929,nel pieno della Grande Depressione.Crisi,ristrettezze economiche la fanno da padrone.Capita di non avere a casa burro,uova ,latte.magari in dispensa c'è solo un pò di cacao,bicarbonato aceto.E l'acqua.Dalla necessità nasce la virtù,a qualsiasi latitudine.E nasce cosi la Crazy Cake,la torta matta.
Matta perchè non si sporca nulla,si fa direttamente in teglia,non si usano fruste elettriche.Non ci uova,nè burro,nè latte.Pochi e scarni ingredienti,un modo tutto particolare di agire per una torta buona,umida e leggera.
Seguitemi nella descrizione passo passo:

Crazy cake al cacao

180 gr farina
200 gr zucchero
30 gr cacao amaro
1 cucchiaino di bicarbonato
1 pizzico di sale
80 ml olio vegetale (Olio di semi di mais vitaminizzato Dante)
1 cucchiaio di aceto di vino bianco
250 ml acqua

Prendete una teglia antiaderente ( o anche una teglia che non lo è e quindi imburrate e infarinate).Prendete i primi cinque ingredienti della lista e metteteli tutti dentro la teglia:



mescolateli con cucchiaio di legno fino a che la miscela assume un colore omogeneo:



fate tre solchi in mezzo alla teglia:



versatevi l'olio in uno,nell'altro l'acqua,nell'altro ancora l'aceto di vino bianco :

e mescolate con il solito cucchiaio di legno fino ad ottenere una miscela omogenea:

a questo punto non vi resta altro che mettere in forno caldo a 180 gradi per una mezz'oretta.



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                              TORTA SOFFICE AL LIMONE POLENGHI





 Ciao a tutti!!  di solito le faccio io le torte ,non compro i preparati per torte ,anche se dire la verità sono davvero comodi;in particolare questo preparato della Polenghi  per fare la torta soffice al limone è strepitoso.Sono rimasta soddisfatta del risultato ,non mi aspettavo che fossi così morbida  e deliziosamente gustosa ..è finita in un lampo grazie anche ai miei bimbi che l'hanno divorata.Vediamo i passaggi ...







Nel preparato che trovate nella scatola va agiunto tre uova,125 gr di burro e 150 ml di latte intero circa.


 



 Amalgamare il tutto e metterlo in uno stampo,io ho usato una teglia usa e getta ICONT www.icont.it


  


    Ho voluto fare anche due muffin con lo stesso composto.Infornate a 170° a forno freddo per 40/50 minuti.





Spolverizzate con lo zucchero a velo che troverete nella scatola


 
Guarnite con delle fettine di limone  www.polenghigroup.it
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