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Rollini alla nutella e la rivolta della " 'ntamata"

Bionda con occhi grigio topo.
Mediamente alta verso il basso.
Mediamente sorridente.
Mediamente malinconica.
A guardarla bene l'espressione ricordava quella di una gallina,tipo Rosita,quella del Mulino Bianco.Gli occhietti roteavano ingenui ,la testa si chinava a dir di si.Al marito,al padre,alla madre,al cane,al gastroenterologo e al direttore della banca dove lavorava.
Non prestava molta cura all'abbigliamento. Grigetto con una naturale inclinazione verso lo scozzese sbiadito.
Letizia,il suo nome.beffa del destino.
Io la guardavo sconcertata ogni volta.Non riuscivo a capire come riuscisse a non prendere mai una decisione,un colpo di testa.Che so,un tuffo in mare il 12 di marzo.Cosi tanto per dimostrare a se stessi che la follia è un abito colorato.
Conduceva la sua vita a piccoli passetti adoranti.I figli,un maschio e una femmina che avrebbero fatto incazzare di brutto anche la Montessori.Avidi,prevaricatori.Ma lei faceva finta di nulla.E sopportava con quella schiena sempre più china,sempre più curva.Le malelingue dicevano che la gobba si accentuava al crescere delle corna che il marito puntualmente le metteva.Con la vicina,con l'insegnante di pianoforte,con la fioraia e voci di corridoi azzardavano pure con la suocera.
Ma di questo non ho prova e non vi racconterò.
Lei sapeva?
Noi pensavamo tutte di no.
Almeno fino alla sua sparizione.
Scomparsa,cosi,di punto in bianco,dalla sera alla mattina.Volatilizzata come se non fosse mai esistita.Ad allarmarsi fu proprio il gastroenterologo.Ora, a dirla tutta,noi avevamo sempre pensato che Letizia avesse preso tale medico come il suo confessore.Ci andava ogni mese,sempre un giorno dispari e sempre con largo anticipo.  "Non si sa mai" diceva lei. "E' fusa "pensavamo noi.
Però c'era chi aveva il personal trainer,il personal coach,lei aveva il personal gastroenterologo.Che poi era proprio "personal",visto che venimmo a sapere che durante le visite tutto le controllava tranne le condizioni della cistifellea.
Rimanemmo sconvolti.
La cara e grigia Letizia con i suoi abiti scozzesi sbiaditi in realtà era una panterona gaudente.
Non è stata più trovata.
Ora,mi piacerebbe raccontarvi che il marito e i figli si consumarono come candele al pensiero di questa mamma e moglie scomparsa.
Il simil-lutto durò tre mesi appena.I ragazzi andarono via di casa e il marito si diede alla caccia di vedove facoltose.
L'unico pensiero che mi consola è che pare l'abbiano vista a bordo di una Harley,vestita di pelle nera e borchie,avvinghiata alle spalle di un baldo giovane muscoloso.
Ciao 'ntamata!

'Ntamata è un termine palermitano che sta ad indicare una persona perennemente rintronata,addormentata,passiva.A me piace pensare che molte volte,dietro un aspetto compassato ,ingenuo e rinco.... si nasconda una furia!


Dolcino del lunedi.Il mini rollino.Uno dei dolci che preferisco e che sono veramente semplici da preparare.Potete farcirlo come volete.Io sono rimasta sul classico con la Nutella,ma potete metterci la marmellata,la crema di latte e via discorrendo.
Quando togliete il rotolo dalla carta forno e fate per arrotolarlo,stringetelo stretto stretto mi raccomando!
(fonte Super-Superette)


Rollini alla Nutella (dose base per sei rollini)

75 gr farina
75 gr zucchero
2 uova 
1 pizzico di sale.
3 cucchiai di latte

per farcire:

Nutella

per glassare:

100 gr cioccolato fondente (vi consiglio quello con una percentuale al settanta per cento in maniera tale da contrastare l'estrema dolcezza della Nutella)

Separate albumi e tuorli.
Montate gli albumi con il sale a neve fermissima.
Montate i tuorli per cinque minuti con lo zucchero fino ad ottenere una massa spumosa.
Unite la farina e il latte e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
Unite gli albumi unendoli a cucchiaiate al composto.
Prendete una teglia ,stendeteci un foglio di carta forno.Rovesciate l'impasto su questo foglio,avendo cura di livellarlo per bene e dandogli la forma di un rettangolo (lo spessore non deve essere eccessivo).
Cuocete per dieci-quindici minuti in forno a 180 gradi.
A cottura ultimata rovesciate la pasta su un canovaccio,staccate la carta forno e arrotolate la pasta su se stessa.Lasciate raffreddare.A questo punto,srotolatela,farcitela con la crema al cioccolato e richiudetela stretta stretta.tagliate tanti piccoli cilindri. Sciogliete il cioccolato previsto a bagnomaria oppure nel microonde.Armatevi di pennello e glassate,una volta sciolto,i mini rollini,spennellandoli su tutti i lati.Fate asciugare la glassa.




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Crostata alla ricotta e scaglie di cioccolato fondente

 Ieri mio figlio ha compiuto 12 anni  e ho voluto preparare la crostata alla ricotta e cioccolato che gli piace molto utilizzando dei golosi prodotti  PRODOTTI GIANDUJA TORINO




 INGREDIENTI PER LA FROLLA
-250 GR DI BURRO
-500 GR DI FARINA
-200GR ZUCCHERO A VELO
-4 TUORLI
-AROMA VANIGLIA
-UN PIZZICO DI SALE

Mettere nel mixer la farina,il sale,burro freddo;poi aggiungere lo zucchero ,la vaniglia e per ultimo i tuorli.Formare una palla e coprire con la pellicola e metterla nel frigorifero.

RIPIENO RICOTTA
-SCORZA DI UN LIMONE
-300 GR DI ZUCCHERO
-4 UOVA
-1/2 CUCCHIAIO DI CANNELLA
-VANILLINA
-500 GR DI RICOTTA
- 100 GR CIOCCOLATO FONDENTE  prodotti gianduja torino
Mettere nel mixer le uova,la scorza del limone,la cannella e lo zucchero.Mettere il tutto nella casseruola e portare lentamente a bollore per 2 minuti e aggiungere il cioccolato a scaglie.

Poi stendere la frolla e farcirla con la crema  ,cuocere a forno caldo 180° per 60 minuti circa.
Con l'avanzo della frolla ho preparato dei biscottini farciti con la stessa crema e guarnite con le granelle di nocciola.















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La Ciambella di Anna dai capelli Rossi e il ph acido

Candy Candy era orfana.Lo era anche Lulù dei fiori. Remy manco a dirlo era "Senza famiglia" come da titolo. Peline aveva perso il papà e  Georgie era stata adottata.
Questo era più o meno lo strampalato panorama dei cartoons targati anni Ottanta.
Era raro trovare una famiglia del Mulino Bianco ante litteram.
Ma ,nella mia carriera di enfant terrible,ovvero di maschiaccio impenitente,c'è stata una ragazzina che ho odiato cordialmente.Una ragazzina che mi provocava la dermatite seborroica,il ph acido e la temporanea sconnessione dai modi garbati della mia educazione.
Questa era Anna dai capelli Rossi.
Ve la ricordate?
Io la trovavo più "piagnona" delle altre,insopportabile quanto le sue maniche a sbuffo.E soprattutto non capivo perchè la facesse cosi lunga solo per il fatto di essere orfana.
Non fraintendetemi.Non ero cattiva,o almeno non lo ero tanto ^_^
Semplicemente,visto che orfana lo ero anche io e riuscivo a sopravvivere nonostante tutto,non capivo la sua propensione al melodramma.
Ecco,la ragazzina in questione non mi sollecitava l'empatia,senza dubbio.
E allora perchè ci proponi la sua torta?
Perchè ho sempre adorato il cibo dei cartoni animati.
Il pane e il formaggio di Heidi mi facevano venir fame a tutte le ore.Cosi come le torte o i piatti strani dei cartoni giapponesi.
Nel mio girovagare sul web ho trovato questa ricetta.
Lucy Maud Montgomery pare fosse solita realizzarla spesso,tanto da includerla in un suo libro di ricette.E pare che questa torta sia apparsa anche in un episodio della piagnona.
Dico pare,e penso mi perdonerete se non vado a spulciarmi episodio per episodio.
Il mio ph ne risentirebbe troppo!
Buon fine settimana a tutte voi!
Io lo trascorrerò insieme a Murakami .E' arrivato il momento di approfondire la nostra conoscenza ^_^


La Ciambella di Anna dai capelli Rossi (da Canadian Living)

300 gr farina
200 gr zucchero
250 ml latticello (o125 ml di yogurt magro e 125 ml latte mescolati e lasciati riposare)
2 uova
100 gr uvetta
80 gr nocciole
1\2 bustina di lievito per dolci
2 arance
1 pizzico di sale
125 gr burro morbido

Per quanto riguarda le nocciole avete due opzioni:o le lasciate intere come ho fatto io oppure le tritate aggiungendo un cucchiaino di zucchero.
Con le fruste elettriche mescolate il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema omogenea.Aggiungete le uova (una alla volta).Unite il pizzico di sale e il latticello (o il mix di latte e yogurt).
Mescolate delicatamente.Unite la scorza grattugiata di una delle due arance e il succo di entrambe.
Unite le nocciole e per ultima la farina con il lievito (se il composto dovesse risultare troppo corposo unite un pò di latte).
Imburrate ed infarinate uno stampo,metteteci il composto e cuocete in forno caldo a 180 gradi per 35 minuti circa.



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Gli Horaffen e i coniugi Schwarz



Herr Schwarz und Frau Schwarz erano le persone più puzzolenti che popolavano i miei soggiorni svizzeri.Abitavano sullo stesso pianerottolo di mia sorella.Quarto piano senza ascensore.Io tornavo dai miei giri in bicicletta .Parcheggiavo la bici in quei famosi rifugi antiatomici  presenti in tutti i condomini elvetici e iniziavo a pregare...Prima rampa,profumo di erba appena tagliata (mania svizzera numero uno),secondo piano profumo di detersivo in polvere (mania svizzera numero due),terzo piano i biscotti alla cannella di Frau Angelika (mania  svizzera numero tre) e poi entravo nell'inferno dantesco...Ecco il quarto piano.O almeno pensavo , andavo a naso,vista la nebbia provocata dai maledetti sigari che fumavano questi ridenti vecchini svizzeri.Perchè il problema è che a casa Schwarz valeva la regola:tanti sigari,tanta birra e rutto libero.Ecco,non scandalizzatevi e non ridete.Pensate a noi ,a mia sorella che come una pazza apriva la porta di casa ottanta volte al giorno,gridando "Luft,luft" (aria aria) e spruzzava il deodorante alla cieca,fino al giorno in cui lei spruzzò nella nebbia del pianerottolo...direttamente sulla faccia di Frau Schwarz ::la vecchina in questione tossì,spalancò la bocca che odorava come uno stivalone di birra dell'Oktoberfest e disse sputacchiando:"Frau Scherrer,mein Horaffen".Aveva in mano un vassoio con queste "biscobrioche" tipiche del Baden,regione tedesca dove lei era nata.Si era trasferita in Svizzera per amore.Mi guardava e ripeteva "Tu manciare Monika,buone sai?".La vecchina era convinta che in sua presenza non aprissi bocca perchè non parlavo tedesco.Vaglielo a spiegare che non parlavo semplicemente perchè tentavo di battere il record mondiale di apnea.......
Mia sorella li prese e ringraziò,con un viso che cominciava ad avere una tinta verde-Shrek.Frau Scwarz girò le spalle ,sparendo nella nebbia,lasciando una scia di birra e sigari di quart'ordine.Nessuno di noi toccò gli Horaffen,credetemi....usciva della nebbia puzzolente anche da loro.
Intendiamoci:erano due presenze "fichissime", vispi e arzilli come due pischelletti di primo pelo!Mio cognato,guardia svizzera del papa,li guardava orgoglioso affermando che il miracolo era dovuto alla Wunderbar (meravigliosa) birra elvetica!!!
Gli Horaffen ho potuto apprezzarli da poco.Ho trovato la ricetta in un libro "Ricette dal Mondo" e vedendoli ho cominciato a ridere ,ricordando con uno strano mix di nostalgia e naso arricciato i coniugi Schwarz."

Ho riesumato questo mio vecchio post oggi,mi perdonerete.E' solo la mia maniera per salutare Frau Schwarz.Brinderà con la sua Wunderbar Bier con gli angeli.
Prosit Frau Schwartz!

Horaffen


Ingredienti:


Per la pasta:

500 gr farina
150 gr zucchero
150 gr burro
1 bustina di lievito di birra
200 ml latte
2 uova
buccia grattugiata di un limone
1 pizzico di sale

Per la glassa:

180 gr zucchero a velo
5 cucchiai di rum
latte per spennellare

Impastare a mano o con la macchina del pane tutti gli ingredienti.A mano procedete in questa maniera:

sulla spianatoia fate una fontana con la farina,aggiungete tutti gli ingredienti e formate un impasto lavorandolo per almeno una decina di minuti.Fate lievitare per un'ora e mezzo sia a mano,sia che usiate la macchina del pane.
Prendete l'impasto,,infarinate il piano di lavoro e le mani e ricavate dalla pasta tanti rotolini grossi circa un dito e lunghi dieci cm all'incirca.Curvateli a forma di cornetto e uniteli a due a due formando una specie di X.Spennellateli con il latte.Cuocete in forno a 180 gradi per una ventina di minuti.A cottura ultimata,spalmateli ancora caldi con la glassa fatta dallo zucchero a velo con il rum.
Fate asciugare e date un'ulteriore spolverata con lo zucchero a velo.




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CASANOVA...SEDUZIONE E PASSIONE DAL 1748









Care amiche e cari amici 
amanti della buona cucina e dei prodotti eccellenti del territorio italiano,ho il piacere oggi di parlarvi di un Aceto Balsamico d'eccellenza che ho avuto modo di provare nella mia cucina.Parlo dell'aceto balsamico Casanova che nasce tra le campagne di Formigine di Modena ,terra che da secoli regala a tutti gli amanti del buon cibo uno dei prodotti  principali  della cucina italiana.
La missione dei custodi del Balsamico Casanova è tramandare la passione verso questo eccellente prodotto legato a forti tradizioni famigliari e all'amore per la propria terra.
Solo dopo molti anni di dedizione al lavoro fra le uve tipiche di Trebbiano e Lambrusco e  al rispeto di regole e segreti tramandati per generazioni,è possibile ottenere l'Aceto Balsamico di Modena ,caratterizzato dalla giusta densità,dal colore bruno scuro,con un profumo complesso,una gradevole acidità e un vellutato sapore agrodolce fonte di seduzione per ogni buongustaio.


Nelle foto potete vedere i prodotti di eccellenza che l'azienda mi ha gentilmente inviato 









 - ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP . indicato su verdure grugliate o alla brace,salmone affumicato,tartine,pasta,pesce,carni bollite,arrosto alla griglia,formaggi,gelato,fragole,cioccolato fondente,frittelle,puro come digestivo a fine pasto.
-ACETO BALSAMICO DI MODENA IGP QUALITA' 15: indicato su verdure grigliate o alla brace,salmone affumicato,tartine,pasta,pesce,carni bollite o alla griglia,formaggi,gelato,fragole,cioccolato fondente,frittelle,panna cotta,puro come digestivo a fine pasto.
-BALSAMA BIANCO: è ottenuto dal mosto d'uve bianche acetificato e maturato in botti di Rovere in modo da ottenere un colore chiaro che permette di lasciare invariato il colore delle pietanze regalando profumi e sapori fruttati delicatamente acidi.
Indicato su: preparazioni di aperitivi,insalata,verdure sia cotte che crude,pesce e frutti di mare,carni bianche ,carpacci,formaggi teneri,macedonia e marinate.



Ho utilizzato l'Aceto Balsamico per una ricetta semplice e di facile realizzazione,ma ciò che deve stupirvi o meglio affascinarvi sono gli ingredienti eccellenti del panaroma italiano.Infatti ho utilizzato l'olio FONTANARA  
L'Aceto Balsamico CASANOVA
 e....un buon pane di Altamura
 INGREDIENTI:
-DUE FETTE DI PANE ALTAMURA
-CIME DI RAPA
-OLIO
-PEPERONCINO
-UNA COTOLETTA DI MAIALE
-ACETO BALSAMICO CASANOVA
-DUE FETTE DI FORMAGGIO BURRINO(SIMILE ALLA BURRATA MA PIU' STAGIONATO)





 PREPARAZIONE:

Pulire le cime di rapa e farle soffrigere in un pochino di olio extravergine di oliva,aggiungere sale e peperoncino.
A parte bruschettare il pane sulla griglia in modo tale che il calore del pane sciolga il formaggio;infine arrostire la carne sulla griglia e tagliarla a straccetti .



 Comporre la bruschettona con burrino,cime di rapa e straccetti di maiale aromatizzati all'aceto balsamico.Il tutto servito su uno splendido piatto Cartaffini
A presto con altre ricette sfiziose...
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Fettuccine alle zucchine,pancetta e pesto di pistacchi e un parere

"...A volte si abusa di virgole,punti di sospensione,punti e virgole.E la vita si consuma e si snoda attraverso loro,come se fossero minuscoli uncini che grattano la superficie del tuo cuore.
Sai cos'è necessario?
Un punto.Bello tondo e definitivo.Di quelli che ti consentono di esprimere una caro luogo comune:punto e a capo.
E io voglio arrivare proprio lì,al nuovo paragrafo.O, spero, al nuovo capitolo.
Ti ho amato.Tanto.Ma non perchè ne avessi bisogno.Vivevo bene ,prima di te.
Ti ho amato semplicemente perchè ti ho riconosciuto.Nella pelle,nelle dita,negli occhi,nel profumo,si ,proprio in quel profumo che addosso ad altre ho sempre trovato irritante e su di te era semplice,disarmante,sensuale.Ho amato l'allegria ma anche gli scoppi d'ira.I tuoi dubbi,i tuoi slanci,le tue assenze.Non avevo bisogno di te come non ce l'ho ora.Ecco perchè è stato e sarà sempre amore,il mio.
Amare per il semplice gusto di amare,senza le necessità,senza aria che manca.Amare solo perchè è l'unica cosa che la tua anima ti dice di fare.
Perchè stranamente,a dispetto di tutto e di tutti,sai che è giusto cosi.In un contesto dove nulla è giusto.
Il mio amore era un palloncino che gonfiavo a fiato ogni volta.Ed ogni volta diventava più grande.
Ho smesso di gonfiare ad un certo punto...per evitare che scoppiasse.Il botto sarebbe stato troppo forte.
E ho continuato ad amare.Ti ho amato sbirciando attraverso la tendina di una finestra.Come un abile giocoliere ho inghiottito sguardi,parole e pensieri,Li ho chiusi in una bolla sospesa.E ho fatto finta di nulla.
Ma niente è cambiato.Tutto intatto,perchè,anche se non ci sarà mai tempo per noi,niente cambierà mai.
Lo so,ne sono convinto.
Perchè ne parlo?
Perchè molto spesso mi sono trovato a scherzare con chi mi è più vicino e a dire "Se mi dovesse succedere qualcosa,va da lei e raccontale cosa è veramente stata per me"
Ma perchè aspettare l'irreparabile?
I pensieri e le sensazioni che chiudi dentro te implodono inesorabili.
E tu perdi pezzi della tua salute.Perchè quando provi troppo amore o troppo dolore devi urlare.E io ho deciso di urlare.
Per mettere un punto.
Per salvarmi.
Gioco con i punti in questo periodo.Li metto.E più ne metto e più sto meglio.E forse a te mancava questo piccolo tassello.Ora chiudilo in un cassetto,in una scatola.Tiralo fuori quando e se ne avrai bisogno,giocaci se vuoi e richiudilo.
Io sarò lì sempre.Sarò accanto a te  ,non te ne accorgerai.Sarò lieve e trasparente come l'aria che respiri.Sarò la coperta che ti scalda,il sorriso e la mano che troverai sempre tesa...per evitare che la vita ti faccia troppo male.
Anche il mio cuore sarà leggero da oggi in poi.
Perchè ho messo un punto.Ho stabilito verità e confini.
Lo dovevo a me stesso.
Lo dovevo a te."

Allora mie care.Siate spietate,giudici inflessibili di questo scritto.Sapete la mia passione per la scrittura.Sto raccogliendo i miei mini racconti per inviarli ad un concorso.Voi che mi seguite conoscete il mio modo di scrivere.Scanzonato,leggero.
Stavolta ho ascoltato una storia.Una storia struggente di qualcosa che mai potrà essere.Ho ascoltato e amato quelle sensazioni.Mi hanno ispirato questo ...racconto...lettera?Ora il dilemma è:
lo inserisco nella raccolta oppure no?Perchè è atipico,è diverso da quello che scrivo abitualmente.Perchè deve trovare il suo spazio tra Carlotta Pallotta,tra Dorotea la pantera di Maratea e la signorina Fornabaio,vi ricordate?
Stonerà in mezzo a quello stuolo di pazze di cui vi ho parlato nei mesi passati?
Siate DURE!

Oggi...che rullino i tamburi...niente dolci.
Un primo piatto.
Buono.
E per dirlo io che non amo la pasta!
C   Con questa ricetta partecipo al contest di In Cucina con Gioia in collaborazione con Aroma Sicilia


Fettuccine alle zucchine,pancetta e pesto di pistacchi

400 gr fettuccine
2 zucchine
1 cipolla
100 gr pancetta 
prezzemolo

 per il pesto di pistacchi:

70 gr pistacchi
1 spicchio di aglio (facoltativo)
olio extravergine di oliva
1 cucchiaino di parmigiano

In una padella mettete a soffriggere la cipolla tritata.Unite le zucchine tagliate a dadini e portate a cottura lentamente.Aggiungete acqua se il composto tende ad asciugarsi troppo.
In una padella antiaderente tostate la pancetta (io ho aggiunto un pò di acqua per evitare che scurisse troppo).Unite zucchine e pancetta nella tessa padella e fatele saltare ed insaporire insieme per qualche minuto.
Mentre cuoce la pasta preparate il pesto di pistacchi.
Mettete in un contenitore tutti gli ingredienti previsti e frullate con il minipimer.Aggiungete tanto olio quanto ne serve per avere un composto abbastanza fluido.
Scolate la pasta tenendo da parte un pò di acqua di cottura.Fatela saltare nella padella con il condimento,aggiungendo l'acqua di cui sopra.
Servite,cospargendo le fettuccine con il pesto di pistacchi.










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Fudge al Rice Krispies e le paturnie

"Io vado pazza per Tiffany. Specie in quei giorni in cui mi prendono le paturnie."

"Vuol dire quando è triste?"

"No, uno è triste perchè si accorge che sta ingrassando , o perchè piove.Ma è diverso. Le paturnie sono orribili:è come un'improvvisa paura non si sa di che..."

(brano tratto da Colazione da Tiffany)

Non posso augurarti di non avere le paturnie.Sarebbe come augurarti l'irrealizzabile.Le avrai,le riconoscerai,ti faranno male perchè avrai paura di un nemico invisibile.Un volto sconosciuto,mani ,occhi senza tempo senza età .Avrai paura del buio dietro l'angolo senza sapere il perchè.
Capiterà,purtroppo.
Io posso solo augurarti di trovare il tuo "Tiffany".Il posto,il pensiero la persona dalla quale rifugiarsi quando il mondo o il destino ti sembreranno un pò cattivi.
Io ce l'ho il mio posto speciale.
Sono i vostri occhi.La mia forza.
Auguri mia piccola dodicenne.Incasinata, sognante e arrabbiata come solo le adolescenti sanno essere.Un sorriso in mezzo a una lacrima.Il cellulare in una mano e nell'altra la Barbie.Un pò ragazza,un pò bimba.Spavalda e spaventata.
Unica,speciale.
Auguri Tati!

Oggi vi propongo uno di quei dolcini semplici semplici amati dalla mia dodicenne.
Si fa in un attimo e riesce sempre bene . Negli ingredienti potrete notare la presenza del latte concentrato. Potete acquistarlo già confezionato oppure prepararlo in casa (ci vuole pochissimo tempo).
La ricetta che io utilizzo è presa da Qui ed è quella con la quale mi trovo meglio.
Io ho utilizzato il riso soffiato.Potete ovviamente sostiuirlo con noci,nocciole o mandorle.


Fudge al Rice Krispies

200 gr Rice krispies (o riso soffiato)
150 gr cioccolato fondente
1 barattolo di latte concentrato
4 cucchiai di caffè freddo non zuccherato

Latte condensato home made:

250 gr zucchero semolato
180 ml latte intero (io parzialmente scremato)
20 gr burro

Per il latte condensato procedere in questa maniera:

prendete un pentolino, versateci gli ingredienti previsti e a fiamma bassa fate sciogliere il burro.Una volta sciolto alzate la fiamma e,sempre mescolando,fate bollire per una decina di minuti.Spegnete a fate raffreddare completamente.


Per il fudge:

in un pentolino mettete il latte condensato,il cioccolato e il caffè.fate sciogliere a fuoco basso.Una volta sciolto il tutto date una mescolata e togliete dal fornello.A questo punto unite il riso soffiato .Rimescolate.Prendete un contenitore rettangolare di quelli in alluminio,ungetelo leggermente con dell'olio vegetale e versatevi il composto cercando di livellarlo per bene.fate raffreddare completamente e mettetelo per circa due ore in frigo.
Una volta solidificato del tutto,tiratelo fuori e tagliatelo a piccoli rettangoli.





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