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Il risotto alla piemontese ridotto come vi pare e la vecchine super

Me tapina,per dirla alla Paperon de Paperoni.Il tempo oggi è tiranno,la mia casa  ha telefonato a "Chi l'ha visto?" per tentare di trovarmi e le due tre ricette appiccicate sul frigorifero m'hanno posto un aut aut ."O ci realizzi,o ci autocondanniamo alla spazzatura"...quindi capirete bene e sarete solidali con me se oggi non vi tedierò con le mie chiacchiere.
Ma potevo lasciarvi senza uno spunto imbecille?Ma no,non sarebbe degno del mio unico neurone danzante!
Quindi vi rendo partecipi della scoperta fatta oggi ,scoperta che mi risolverà un grosso problema....Pronte? 
AMMIRATE:

E' mitica 'sta vecchina?
oggi vi propongo un risotto ,la cui ricetta ho trovato anni fa in un numero della Cucina Italiana.Io l'ho arricchito con una riduzione all'aceto balsamico,mio marito con un battuto di olio,aglio e peperoncino e le bimbe versione nature.E' buono in tutte le maniere,ma visto che a casa mia vige la più fervida democrazia,vi propongo la mia di versione!Sono simpatica,vero?

Risotto alla piemontese con riduzione all'aceto balsamico

ingredienti:

320 gr riso
1 bicchiere vino bianco
50 gr burro
50 gr grana
20 gr concentrato di pomodoro
brodo di carne
1 cipolla

per la riduzione:

200 ml aceto balsamico
1 filo miele (io castagno)
1 piccolo rametto di origano

Tritate mezza cipolla.rosolatela con metà burro per due minuti.Unite il riso,fatelo tostare per un minuto e sfumate con il vino bianco.Quando questo sarà evaporato,proseguite la cottura con il brodo di carne (a me ne sono serviti sugli 800 ml),unendolo a poco a poco.Dopo dieci minuti,aggiungete il concentrato di pomodoro e proseguite la cottura per altri cinque-dieci minuti (ovviamente assaggiate ogni tanto per verificarne la consistenza).spegnete il fuoco,mantecate il risotto con il burro rimasto e con il grana.fate riposare coperto per cinque minuti e servite.
Per la riduzione:in un pentolino a fondo spesso fate sobbollire l'aceto balsamico con il rametto di origano e il filo di miele fino a che non sarà diventato la metà .

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I Cestini di Nonna Papera e l'aspirante egoista

Sono un'aspirante egoista.Lo confesso.Ho tolto il saio e indossato i tacchi a spillo.Le calze a rete no,mi danno prurito.
Sono un'aspirante egoista.Aspirante perchè ho frequentato solo le prime lezioni e appreso i primi rudimenti.
La prima lezione mi ha insegnato a guardare l'ennesima vecchina che mi pianta un gomito nello stomaco e mi sorpassa alla cassa,a guardarla e a dirle :"A nonnè,e no.Almeno chiedilo"Perchè io ti faccio passare più che volentieri,ma non posso donare una costola ad ogni vecchietta che sgomita.Le sto finendo e a qualcosa mi dovranno pur servire.
La seconda lezione mi ha insegnato a trattare con le persone che al mattino mi dicono:"ma sempre a passeggio?".Imbecille,sono carica di buste della spesa come un mulo in procinto di imbarcarsi nell'arca di Noè,ho la busta della farmacia al posto degli orecchini e le divise del marito ritirate dalla lavanderia appese al collo,e tu mi dici pure buona passeggiata?
Ok,due secondi ci vogliono.Smonto il mio assetto da guerra mattutino e lo monto su di te.E già che ci sei mi porti anche la mia borsa fino a casa.E manco ti offro il caffè.
La terza lezione mi ha insegnato a trattare con i call center.Ho il massimo rispetto per il lavoro altrui,ma se ti dico di non aver bisogno dell'ennesimo purificatore d'acqua(che tra l'altro me lo proponi esattamente alle due  e cinque,quando con una mano giro il risotto,con l'altra affetto un pezzo di carne e la cornetta la tengo con il piede,ammazza quanto sò snodata),beh non ti stupire se d'ora in poi a casa mia ti risponderà la domestica filippina ..."No,signora non esserci,non tornare,io non conoscere nemmeno",l'ho assunta per corrispondenza va beh?
La quarta lezione ..oddio,è tra cinque minuti...scappo!!
Egoisti,non si nasce (fatte le dovute eccezioni),si diventa.La vita,le circostanze,i muri presi in pieno andando a folle velocità...Tutto fa curriculum,come dice una mia cara amica.E tutto ci insegna che magari a volte,un piccolo pensiero rivolto a noi stesse prima che al mondo intero può esser utile.A noi come alla persone con cui ci relazioniamo.
Cestini di Nonna Papera!!.un guscio fatto da una frolla particolare,senza uova e un ripieno "melosissimo".Io l'ho accompagnata con la mia cara  gelatina di mele,ottenuta dagli scarti delle mele stesse.per cui se avete intenzione di riproporla non buttate le bucce,i torsoli e i semini!
Con tale ricettina partecipo al contest CestiniAmo organizzato dai blog Limone&Stracciatella e Perle ai Porchy 
e al contest di About Food Dolci con le mele

Cestini di Nonna Papera

Ingredienti:

340 gr di farina
90 gr zucchero di canna
140 gr burro
100 gr acqua
1 pizzico di sale

Per il ripieno:

1 kg mele
50 gr miele (io zucchero)
scorza grattugiata di un limone
cannella
zenzero
(ricetta tratta e modificata da Cuisine campagne)


Per la frolla impastate tutti gli ingredienti abbastanza velocemente e lassciatela poi riposare in frigo per una mezz'oretta. Sbucciate e tagliate le mele a pezzettini e mescolatele con lo zucchero,le spezie e il limone.Non fate  riposare questo composto,altrimenti tira fuori troppo succo.Una volta pronto tirate fuori la frolla stendetela,prendete degli stampini imburrati e infarinati e foderateli con la frolla .Riempite con le mele questo cestino e chiudetelo con un altro pezzettino di frolla,sigillando bene i bordi.Praticate un foro al centro conun coltello,per far si che il vapore possa uscire correttamente.Infornate e cuocete a 180 gradi per una ventina di minuti.Servitele accompagnandole cosi al naturale,o con della panna ,crema alla vaniglia o una palline di gelato.Se come me volete realizzare la gelatina di mele,cliccate QUI!




















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La Sacher rivisitata e il sorriso

Ma quanto mi piace cambiare i post in dirittura d'arrivo!!A prescindere dal detto che solo i cretini non cambiano mai idea e già questo depone a favore del mio unico neurone circolante,ma a volte mi capitano cose all'ultimo minuto che mi fanno fare inversione di marcia.
E stamattina a post già quasi pubblicato mi succede una cosa(vero Elisa ?)che mi fa riflettere su una cosa.
Ma perchè la gente si sveglia già con le zucchine turbinanti di prima mattina?Io non riuscirò mai a capirlo.
Già solo per il fatto di averli aperti 'sti occhi uno dovrebbe rivolgere un grazie a Dio.Buddha,Maometto o a chi per loro.
E attenzione :chi vi scrive non è certo Alice nel paese delle meraviglie o un raro esempio di persona non toccata dalle tragedie della vita,anzi...ma di certo non rendo colpevole delle mie disgrazie gli altri.
Ma le avete presente queste persone?
Carnagione giallo epatite,occhi infossati e stretti come prede di una miopia galoppante,ciglia mefistofeliche perennemente aggrottate che manco 'na paresi facciale riuscirebbe a far di meglio e la lingua...guardatela con attenzione.E' biforcuta!!E quello è un segnale inequivocabile di misantropia acuta!!
E quando aprono bocca non parlano, abbaiano!E sono lì appollaiate come un condor,pronte a rosicchiarvi le ossa al minimo sbaglio,alla minima defaillance.E allora iniziano a svolazzarvi intorno,tutte piene di sè e starnazzanti!
Vogliamo fare un bel coretto e invitare le suddette persone a fare una cosa semplicissima?
SORRIDETE!!Non costa nulla!
Perchè in fondo sapete...il loro vero nemico non sono gli altri,non ce l'hanno con il mondo,ma con loro stessi.E non potendo pigliarsi a legnate dalla mattina alla sera si sfogano con gli altri!
Del resto ora che ci penso capita anche a me.Ci sono certe mattine in cui faccio un errore madornale.Salgo sulla bilancia.Beh,quei maledetti numeretti determinano l'umore della mia giornata,infatti....va beh,di questo ne parleremo in un altro post!!
Allora,vi lascio con la ricetta della Sacher rivisitata fatta per il compleanno di mia figlia(vi ricordate,quella scambiata dagli alieni ^_^).Rivisitata perchè il connubio cioccolata e marmellata non piaceva ai miei commensali(io l'adoro) e abbiamo aggiunto la cannella (della quale io e la signora cose belle della vita siamo golosissime).Per il resto la struttura è intatta e la ricetta sia della glassa che dell'impasto sono quelle che dopo varie prove mi sembrano più simili all'originale che ho assaggiato a Vienna.Buon fine settimana!!
La ricetta dell'impasto base l'ho trovata anni fa nel libro:Ricettario nel Mondo.

Sacher rivisitata

ingredienti:

150 gr farina
150 gr cioccolato fondente
150 gr burro
150 gr zucchero
5 uova
1 cucchiaio di cannella

per la glassa:

100 gr cioccolato fondente (io ne ho messi 250,mi piace bella spessa)
3 cucchiai di zucchero a velo
1\2 bicchiere di acqua

Per la sacher procedete in questa maniera:spezzettate il cioccolato fondente e fatelo fondere a bagnomaria.Lavorate a crema il burro atenuto a temperatura ambiente,aggiungendo metà dello zucchero.Unire il cioccolato a cucchiaiate,e sempre girando,i tuorli uno alla volta.Montare a neve fermissima gli albumi con lo zucchero rimanente.Aggiungetene una parte al composto di burro e poi via via tutto il resto degli albumi,alternandoli alla farina setacciata con la cannella.Mettete in uno stampo infarinato e cuocete a 180 gradi per una mezz'ora o più secondo il vostro forno.
Fate raffreddare.
per la glassa:fondete a bagnomaria il cioccolato spezzettato .Quando inizia a sciogliersi unite lo zucchero e mescolate.A questo punto (sempre tenendo sul fuoco il bagnomaria a fiamma minima) unite piano piano il mezzo bicchiere di acqua.La glassa tenderà ad indurirsi immediatamente.Voi continuate a mescolare.Dopo un pò tornerà morbida e liscia.A questo punto versatela sulla torta e fatela solidificare!!


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Le Brioches alle barrette Kinder e ...OM.....OM......

Om.....tutto passa...om ...se tutto va bene ne avrò per altri sette-otto anni al massimo...om.....
Cosa sto facendo?me ne sto  seduta nella posizione del granchio infermo a recitare l'om e a contare quanti anni mancano alla fine dell'adolescenza di Martina.
Ma non ha undici anni?
Si,e alla mia epoca si era ancora ufficialmente ragazzini.Ora invece,gli psicologi ehm...hanno stabilito che non sono più ragazzini,sono pre-adolescenti.E come tali vanno trattati.
Certo,così la Via Crucis fino ai vent'anni si allunga ancora di più!Ma in effetti è vero.Se penso al post che ho scritto il giorno di inizio delle scuole medie,beh,posso affermare con certezza che gli alieni sono arrivati sulla terra e m'hanno scambiato la figlia!
Da timida e paurosa che era "Mamma,mi vieni ad accompagnare?" "Mamma,ma come faccio ad attraversare da sola?",mi sono ritrovata una sconosciuta che mi dice :"Se proprio devi non è che mi puoi aspettare dietro i cassonetti,magari con un paio di occhiali da sole ?"Ok,ma c'è il diluvio universale.Se mi presento con gli occhiali da sole,forse dò un pò nell'occhio.O magari mi scambiano per una piccola fiammiferaia non vedente e pure deficiente visto che se ne sta spiaccicata su un cassonetto,oppure tirano dritto,stringendosi i figli a sè,pigliandomi per una maniaca!
Le dico di accendere il telefonino appena uscita da scuola.Lei lo fa e mi chiama.E io penso:"vedi però,mi vuole sentire!".Certo,come no."Mamma t'ho telefonato per darmi un tono.Sai,già mi vedevano da sola,in più parlavo al telefonino,fa molto chic,bella zio".Bella zio?Ma che è?ma chi sei?Rivoglio la mia bimba.
Sette,otto anni,dai...che sarà mai.Certo,invecchierò prima.E perchè mica ce la faccio a reggere tutta la sfilza di:"No perchè X ha detto ad Y che gli piace.Ma Y ha dato un bacio a H,ma H sta con Z e con D.Ma D esce con X.Capito,mà?"Ho capito?ma se è più facile imparare il sanscrito piuttosto che tutti sti nomi,tutti sti intrecci!
Sette otto anni Mò,che vuoi che sia,mi ripeto.
L'altro giorno l'ho beccata che si spalmava il bagnoschiuma sui polsi asciutti.Ma sei fuori come un balcone?
"Mamma,stai scialla (EH?) lo facciamo tutte.Cosi si sente di più il profumo!!"
E certo così magari quando piove sarete fichissime contornate da tutte ste bolle di sapone che vi escono dai polsi.
Aiuto!!Sette,otto anni...ma un pensiero mi attraversa subdolo la mente.C'hai due figlie femmine.Cacchio,sette,otto anni moltiplicati per due......No,non ce la posso fà!!
(nb....se dimentico per un attimo il mio ruolo di madre,tutte queste prove generali per diventare donna,mi fanno sganasciare!!Ma non glielo dite!!shhhhhhh)
Allora,veniamo a noi.Per prima cosa ringrazio Paola del blog radici di zenzero per il premio che mi ha dedicato.Quanto prima realizzerò un post e seguirò le regole del premio stesso.
Punto secondo:perdonatemi se in questi giorni non sono venuta a trovarvi,ma in realtà non sono andata a trovare nemmeno me stessa...^_^ rimedierò subito.Ma capirete bene che la preadolescente in questione mi ha tenuto molto occupata ^_^
Ultima cosa:molte ricette che posterò saranno dedicate a dei contest.E' un periodo che ce ne sono tantissimi e di carini.E mi piace parteciparvi perchè mi permette di conoscere tante persone carine!! ^_^
Premessa alla ricetta.La base delle brioches è una di quelle che uso da anni(presa dal blog Anice e cannella).Tenete presente due cose.Nel mio blog non troverete mai pubblicità fine a se stessa.Nel senso che una collaborazione sarà effettuata da me solo se ritenuta valida.ma non perchè io sia chissà chi...ma solo perchè come faccio a parlarvi di una cosa che non conosco?La devo provare,la devo sperimentare sul campo.Altrimenti divento un semplice sponsor,e non ha senso.Le aziende non hanno certo bisogno di me!
Io non sono mai stata una grande maniaca delle farine.Non c'ho mai speso più di tanto.Il Molino Chiavazza mi ha inviato una campionatura di alcuni prodotti.Tra questi la farina antigrumi e la manitoba.Le ho messe alla prova con questa ricetta stravecchia e stracollaudata.Beh,la differenza si sente nell'impasto.Già nella lavorazione tattile,la sensazione è diversa.La sofficità ne ha senza dubbio guadagnato.Quindi mi sento veramente di potervele consigliare!
Con questa ricetta partecipo al contest Ogni riccio un capriccio del blog sapori del cuore.

Brioches alle barrette kinder

per le brioches:

250 gr farina antigrumi del Molino Chiavazza
250 gr farina manitoba del Molino Chiavazza
75 gr zucchero (o più)
170 ml latte
170 ml acqua gassata
1 pizzico di sale
1 bustina lievito di birra
75 gr strutto

per il ripieno:

barrette kinder,o cioccolato o marmellata o nature fate voi!!

A mano o con la macchina del pane impastate tutti gli ingredienti e fateli lievitare fino al raddoppio dell'impasto.Alla fine della lievitazione,prendetelo e rovesciatelo sul piano infarinato.Stendetelo a forma di rettangolo,farcitelo con le barrette o con quello che vi piace di più,arrotolatelo e tagliatelo a piccole girelle.Inseritele in una teglia da muffin rivestita da pirottini di carta e cuocete a 180 gradi per una quindicina di minuti.
Fate raffreddare e decorateli a piacere!



















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Il muffin che si crede un cupcake

Domanda a bruciapelo.Cosa c'è di peggio dopo la scoperta che o hanno abbassato di colpo l'altezza di tutte le porte o cacchio,forse qualche cornino in testa ce l'ho?
Io lo so cosa .L'ho scoperto guardando "Paradiso Amaro " un film con George Clooney.
C'è di peggio il non poter prendere a randellate il tanto caro coniuge.Nel film in questione George ha la moglie che va in coma.Non ci sono più speranze di riportarla in vita.Mentre lei è in queste condizioni lui viene a sapere che la moglie se la spassava con un altro.Provate un pò ad immaginare...
Ora ,che siate o meno aggressive,violente..volete mettere almeno un semplicissimo,magari anche timido:"vaffa" lanciato in corrispondenza del colpevole?Così,tanto per sputacchiare un pò di quell'amaro che vi è salito dal fegato.Per non parlare poi invece di una bella e sonora reazione magari anche vivace, ne dico una a caso...una randellata sui denti ..Che poi tanto male non fa ,sia che scegliate di rimanere col soggetto in questione e in tal caso la randellata serve a futura memoria.Ma è utile anche se decidete di togliervelo dalle zucchine.Stratatatà,una bella legnata che piglia canini,molari( e se dosate bene la forza anche un dente del giudizio potete includere),tanto che vi importa...il suo conto dal dentista non è più affar vostro e magari lo rendete pure meno appetibile il fedifrago!
Ecco,cancellate tutto questo e immaginate di non poter reagire,perchè il tanto caro e onesto compagno o giace in un letto d'ospedale,o gli state già portando i fiori oppure s'è dileguato e si è aperto un bar ai tropici e balla il limbo dalla mattina alla sera alla faccia vostra.Ecco il non poter reagire e sfogare la mia rabbia penso mi ucciderebbe tanto quanto o forse di più della scoperta del tradimento
Perchè il muffin che si crede un cupcake?Perchè sul manuale della mamma a pagina 33 c'è scritto che una mamma deve essere abile nella mistificazione,abile nell'accontentare col minimo sforzo e sbattimento di zucchine.
Una voleva per merende i muffins,l'altra i cupcakes.E ora vi sistemo io.Fatti i muffins al succo d'Ace,ne ho presi un pò e decorati con il frosting alla philadelphia.Con buona pace delle mie orecchie e senza sensi di colpa per aver assecondato una figlia a scapito dell'altra!
Con questa ricetta partecipo al contest mensile di Morena Un dolce al mese:muffins e cupcakes
e al contest i Love cupcake del blog Miei dolci da sogno

Muffins al succo d'Ace

2 vasetti (quelli dello yogurt da 125 gr) di farina
1 vasetto di farina di mandorle
1 vasetto yogurt naturale da 125 gr
3 uova
2 vasetti di zucchero
1 vasetto di olio
1 vasetto di succo d'ace
1 bustina di lievito per dolci

Frosting alla philadelphia

100 gr burro
100 gr philadelphia
50 (o più) gr zucchero a velo

Lavorate a crema le uova con lo zucchero.Aggiungete lo yogurt continuando a mescolare e mano mano tutti gli altri ingredienti,avendo cura di aggiungere la farina setacciata con il lievito alternandola al vasetto d'olio.
mettete il composto nei pirottini da muffins e cuocete per 15 minuti a 180 gradi.Tirate fuori dal forno,fate freddare e spolverizzate di zucchero a velo.
Se volete trasformarli in cupcakes dovete semplicemente montare con la frusta gli ingredienti del frosting,inserirli in una sac-a-poche e decorare a piacere!


































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La crostata della Luna e il coniglio

Nelle notti di luna piena lui è lì.Piccolo,fragile eppur forte.Basta guardare con gli occhi del cuore per vederlo..
E' li da tempo immemorabile,da quando Buddha decise di premiarlo in questa maniera....
Il coniglio,pavido e tremante come da sua natura,per amore del Dio affamato,decise di sacrificare la sua vita e nutrire il divino con le sue carni,perchè altro non aveva.Poco prima di tuffarsi nel fuoco,si rese conto di avere addosso tanti piccoli insetti.allora si fermò,se li tolse uno ad uno dicendogli:"Il sacrificio è solo mio,non vostro,voi dovete salvarvi..!"
E così Buddha non solo decise di salvarlo,ma di dedicargli anche il pianeta più misterioso,più ammaliante...la Luna.La sua ombra,a guardare con attenzione,la si scorge ,in quelle nottate limpide,chiare,quando il caldo ha ceduto il posto al fresco autunnale,la brezza è lieve e le nuvole riposano prima della grande fatica invernale.
Questo è il periodo celebrato dai cinesi come festa della luna o festa di metà autunno.E' il momento dove la terra ha la massima distanza dal pianeta misterioso e femminile e tutto risplende di una luce chiara,forte.E nascono miti e leggende,ispirati dalla Luna,come quello del Coniglio

In occasione di questa grande festa cinese si consumano questi dolcini,chiamati Yue Bing.Buoni e con un aspetto delizioso.Aspetto al quale io ho dovuto rinunciare perchè ahimè,senza stampi in legno tipici del sol levante e senza abilità da Amanuense Mandarina,beh,sono impossibili da riprodurre!
Allora ho optato per una sorta di fusion-confusion.Il ripieno è quello tipico di questi dolcetti,ma il contenitore è dato da una mediterranea pasta frolla all'olio contaminata dalla cannella....ve l'ho detto più confusion che fusion!!ma il risultato c'è piaciuto mucho in famiglia e anche alla nuova amica dagli occhi a mandorla di mia figlia.Li ha mangiati  e approvati.Meglio di lei chi li poteva giudicare??
Accompagnatela con un buon thè al gelsomino!!
Ora ve li passo e con loro partecipo al contest di Ema ArricciaSpiccia Wow che dolce per festeggiare il compleanno del suo blog!!

La crostata della Luna(Yue Bing)

pasta frolla alla cannella:

400 gr di farina
150 ml olio vegetale neutro (io mais)
2 uova
200 gr zucchero
1 o 2 cucchiai di cannella (dipende dai gusti)
1 cucchiaino di lievito

per il ripieno:(Margot Zhang)

20 gr pinoli
40 gr arachidi
40 gr noci
30 gr sesamo nero (io quello bianco)
30 gr mandorle
50 gr farina di riso
50 gr farina 00
50 gr zucchero a velo
80 ml acqua
25 ml olio vegetale neutro
1 pizzico di sale

Per la frolla impastate tutti gli ingredienti e fate riposare al fresco.
Per il ripieno,miscelate innanzitutto le due farine e fatele tostare in una padella,senza nessun grasso.abbiate cura di non farle bruciare,girandole spesso.Quando saranno sul marroncino e sentirete nell'aria un odore biscottato è ora di toglierle.fatele raffreddare.
Ora tritate tutti gli ingredienti nel robot.Aggiungete le farine grigliate,l'olio,il sale,l'acqua e mixate di nuovo.
Stendete la frolla,farcitela con il ripieno,chiudetela con le strisce e fatela cuocere per una mezz'oretta in forno!



















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Le palle di tagliolini e la parolina magica

Se avessi un euro per tutte le volte che a casa mia riecheggia la parolina magica a quest'ora sarei nel Tobago a fumarmi un sigaro e a lustrarmi l'abbronzatura.
Qual'è questa parolina?ma quella che riecheggia fulminea ,subdola e strisciante anche nelle vostre case......MAMMA!!!!
Vi siete mai prese la briga di contare quante volte viene emesso questo suono dalla bocca dei vostri figli?Io ho superato la cinquantina nel periodo estivo.
Intendiamoci,la cinquantina solo per quelle frasi corredate da soggetto,verbo complemento e magari qualche preposizione,ad essere buone.
L'altra faccia della medaglia è più terrificante....è il "MAMMAAAAA" seguito dal silenzio,dal nulla,dal vuoto,che noi mamme riempiamo in primo luogo col terrore:"Oddio,è successo qualcosa"
Poi non sentiamo pianti,non sentiamo lamenti,non scorre sangue e ci tranquillizziamo.
Parte il secondo atto.La risposta della madre:"Che c'è?"
Nessuna risposta
"Ho detto:che c'è?????"
Niente.
Allora la genitrice,al ritmo di marcia che nemmeno un generale nazista sarebbe in grado di riproporre,molla quello che sta facendo e va verso la prole
"Che c'è???????"
E loro candide:
"Che si mangia stasera?"( e va beh )
"Dov'è la gatta?"(ma mica c'ha il GPS integrato,che ne so,e poi cercatela!!!)
La cosa che mi fa fumare e parlare il pechinese è:
"Niente".
Capirete bene che sentire le loro vocine articolare il suono mamma è delizioso per le mie orecchie.Ma non diecimila volte al giorno!! ^_^
Ma ho scoperto una gran cosa.L'unico momento in cui non mi chiamano in continuazione è quando stiro.Chissà perchè ,non voglio indagare.Allora ho imparato ad ottimizzare il tempo,ad incastrare tra un calzino e una maglietta la visione di un film,mia eterna passione insieme ai libri.
E ho imparato che anche dalle situazioni un pò scomode si può trarre il meglio.E che anche una cosa noiosa come lo stirare può diventare il veicolo di una grande soddisfazione.
E' un pò quello che mi diceva mio papà.Bisogna cercare di ricavare il meglio da quello che si ha.
Magari anche da un ferro da stiro!!
Come state a fegato?E a fritti?io da quando ho sentito in televisione un dottore affermare che il fritto va mangiato una volta a settimana (ovviamente non in presenza di patologie) per tenere allenato il fegato me lo concedo con più leggerezza.
E vi lancio queste palle di tagliolini che sono proprio buone e adatte quando si vuole fare uno strappo non dolce!!

Palle di tagliolini

Ingredienti:

500 gr tagliolini
70 gr burro
50 gr parmigiano
3 uova
400 g besciamella
sale
pepe
pangrattato

Per il ripieno:

pisellini lessati
dadini di galbanino (o quello che vi piace di più)
dadini di prosciutto cotto (io salsiccia)

Cuocete i tagliolini molto al dente,conditeli con il burro,la besciamella (tranne due cucchiai) e le uova sbattute con sale e pepe.Lasciar raffreddare,prendere un mucchietto,e metteteci un cucchiaio di ripieno ottenuto legando tutti gli ingredienti con la besciamella tenuta da parte.Richiudere i tagliolini intorno al ripieno,formando delle palline grandi tipo quelle da tennis.passatele nel pangrattato pressandole per benino nelle mani e fatele friggere in abbondante olio finchè saranno dorate e croccanti (ricetta di Lejla Mancusi Sorrentino)


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