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Le vincitrici del contest "Le maghe delle Spezie"

A volte capita di incontrare un'avventura nella propria vita.Non la cerchi,è proprio la vita che te la fa trovare sul tuo cammino.
E allora parti,all'inizio con passi incerti perchè non sai come muoverti nè sai dove esattamente arriverai.però cammini.E ti gusti questo cammino assaporandolo passo dopo passo.
Questa è stata la mia avventura con il contest "Le maghe delle spezie"
Iniziata per caso e terminata domenica con un mare di ricette da valutare, considerare,annusare.
Mia compagna d'avventura la proprietaria del blog Le Cose belle della Vita.
Silenzioso dietro le quinte un mio amico,un executive chef mio amico fidato,che ha valutato,soppesato e considerato le vostre ricette da un punto di vista strettamente tecnico ( e mi ha dato una grossa mano anche per il contest di Morena).Non abbiamo comunicato in questi mesi tra noi.Lui ha svolto semplicemente il suo lavoro prendendo le vostre ricette e studiandole...salvo poi presentarmi il suo resoconto ieri sera.
Bando alle ciance.
Primo requisito del contest era il donarci un pezzo di voi,della vostra testolina,dei vostri pensieri e non la ricetta sic et simpliciter
Secondo requisito l'utilizzo delle spezie.
Ovviamente la scelta è stata difficilissima sia tecnicamente e permettetemi anche per questioni di cuore.Molte delle amiche blogger più care che abbiamo nella blogosfera sia io che Giovanna hanno partecipato.Riuscire ad essere obiettive il più possibile è stata un'impresa ardua.Ma le vincitrici potevano essere solo due quindi la scrematura andava fatta comunque.

                                      LA VINCITRICE PER LE RICETTE SALATE :

Elle del blog Limone e Stracciatella con :
                                                      La Semplicità dell'uovo

Una ricetta ardita.Così il commento del nostro chef.Eseguita magistralmente con sapiente dosaggio di spezie.Ricetta di quelle che colpiscono prima gli occhi e in seguito il palato.Incuriosisce,cattura e delizia grazie anche al particolare non trascurabile del sale aromatizzato.
Il post di Elle ci ha colpito perchè partendo da un semplice uovo ci ha trasportato in una riflessione sui grande temi della vita accompagnandoci con leggerezza in riflessioni importanti.E' uno di quei post che piace rileggere ogni tanto perchè ci si ritrova in quelle righe,righe che spingono a pensare.Il lettore non rimane inerte di fronte allo schermo ma viene stimolato alla riflessione.E questo è senza dubbio un valore aggiunto!

                                       LA VINCITRICE PER LE RICETTE DOLCI:

Sandra del blog Nuvole a Bassa Quota con :
                                                   
                                                       Pan Dolce alle Spezie

A prima vista sembra il pain d'epices francese.Sembra,appunto.Il pan di spezie di Sandra è qualcosa di nuovo ,ha il pregio di essersi reinventato e calibrato negli ingredienti.L'aggiunta sorprendente del tè alla vaniglia lo rende unico ed accattivante.La danza sensoriale provocata dai datteri,l'uvetta,la cannella e il cardamomo lo rende anche un degno protagonista di preziose tavole natalizie.
Il post di Sandra invece per noi è stato il classico coup de coeur,per continuare l'assonanza con i nostri cugini d'Oltralpe.Un colpo al cuore,un'immediatezza di sentimenti altalenanti.Tenerezza,malinconia.....Un incontro madre-figlia di quelli che ti lasciano il segno.Sandra ci ha offerto uno spaccato delizioso di un giorno della sua vita.e la cosa più sorprendente è stata l'abilità dell'autrice nel mescolare ricetta e sentimenti.Sia a me che Giovanna è sembrato di stare proprio lì con lei ,mani in pasta e cuore in mano..

Ecco,queste sono le vincitrici.Un ringraziamento di cuore va a tutte voi che avete partecipato e ci avete accompagnato in questa bellissima avventura.Grazie anche al Mercato del Gusto (nella persona di Marco Savona) che ci ha accompagnato in questa bellissima avventura
Invito le due vincitrici ad inviarmi i loro dati (che poi passerò all'azienda) per la spedizione dei premi .
La mia mail è :monica.p.2106@gmail.com.
Grazie a tutte e complimenti alle vincitrici.

                                                      



reade more... Résuméabuiyad

Una semplice brioche e un tranquillo week-end di paura

Un tranquillo week-end di paura.
Iniziato con un mal di denti ballerino,di quelli subdoli,di quelli che fanno cucù,ora ci sono,cucù,ora non ci sono più.E tu sei lì,con la tua bella bustina di Oki in mano in preda al dubbio amletico per eccellenza:Mi scasso lo stomaco o mi tengo il dolore?
Un tranquillo week-end di paura.
Continuato con tua figlia undicenne in preda alle Erinni adolescenziale anticipate.
"Mi sto ingrassando" mi dice con la bocca piena di torta.
"Non è vero" le rispondo io cercando improbabili vie di fuga tra una mattonella e l'altra della cucina,presagendo l'inizio della Guerra dei Cent'Anni.
"La colpa è tua" mentre inizia la mutazione 2.0 della mia bambina.
Da così :
a così:


"La colpa è tua che cucini in continuazione"
"Ma se ho provato a proporti un'insalatina e un petto di pollo e hai cominciato a piangere disperata?"
"Grrrrrrr...non mi interessa,sei mia madre,quindi sei colpevole di tutto"
E se ne va sputacchiando strano materiale verde come nella miglior tradizione dell'Esorcista.
Salvo poi tornare dopo cinque minuti,darmi un bacio e dirmi che sono la sua vita.
Maledetti ormoni femminili che girano sempre nel verso sbagliato.
Un tranquillo week-end di paura.
Siamo agli sgoccioli.Sto facendo la cronoscalata dei pensili della mia cucina,cercando di dare un ordine a loro e a me stessa.
Tutto succede in un attimo.
Una botta di quelle che ti fanno mancare il respiro.Ho visto cose che voi umani.....
Le stelle,le loro sorelle con annesse cugine.
Record di apnea da inserire nel Guinness dei primati.
Record di durata del successivo urlo assordante con tanto di vicini affacciati,da inserire nel Guiness dei primati.
Risultato?bernoccolo dalle proporzioni suggestive,unito ad una mobilità facciale stile dopo-botox,perchè se mi capita di muovere anche un solo ,singolo sopracciglio inizio a declinare tutte le parolacce esistenti in greco arcaico.
E tutto solo per un maledetto spigolo preso in pieno.
Quindi capirete bene oggi la mia mancanza di verve!!!

Comunicazione di servizio:
Il mio contest è finito.Le vincitrici stanno per arrivare.Pazientate solo un giorno e domani il mistero sarà svelato.Accanto a me ci sarà anche un executive chef che mi coadiuverà nella scelta!
Oggi vi lascio con la ricetta di una brioche.
Semplice come non mai.
Pochi ingredienti per un sapore delicatissimo.ottima da sola ,ma anche come base per infinite variazioni di gusto.
Vi auguro e mi auguro una settimana piena di serenità.
Un bacione a voi tutte dalla sbernoccolata!
(P.S. con la promessa di tornare nei vostri blog dai quali manco per un pò.Ma il mio contest e quello di cui ero giudice,nonchè impegni quotidiani mi hanno tenuta impegnata un bel pò ^_^)
(da Les Gourmandises de Charmela)
La brioche semplice

500 gr farina
1 uovo
250 gr latte
1 bustina di lievito di birra
1 pizzico di sale
100 gr zucchero
70 gr burro fuso freddo

Su un piano infarinato sistemate la farina a fontana e unitevi tutti gli ingredienti.Impastate per una decina di minuti (finchè compariranno le bolle della lievitazione) e fate raddoppiare di volume per un'ora e mezzo,due.
Riprendete l'impasto,sgonfiatelo e rilavoratelo brevemente.
dategli la forma voluta  e lasciatelo lievitare per una decina di minuti.
Mettetelo in una teglia foderata di carta forno bagnata e strizzata e fate cuocere a 180 gradi per una mezz'oretta.Fate raffreddare e spolverate con zucchero a velo (volendo potete utilizzare una macchina del pane per semplificare tutta la lavorazione).




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Duetto di risotti con zucca in agrodolce,una poesia e un compleanno...

MI PADRE ME DICEVA...

Mi' padre me diceva: fa' attenzione
a chi chiacchiera troppo; a chi promette
a chi dopo èsse entrato, fa: "permette?";
a chi aribbarta spesso l'opinione
e a quello, co' la testa da cojone,
che nu' la cambia mai; a chi scommette;
a chi le mano nu' le strigne strette;
a quello che pìa ar volo ogni occasione
pe' di' de sì e offrisse come amico;
a chi te dice sempre "so' d'accordo";
a chi s'atteggia come er più ber fico;
a chi parla e se move sottotraccia;
ma soprattutto a quello - er più balordo -
che, quanno parla, nun te guarda in faccia.

Aldo Fabrizi

Adoro questa poesia,verace e pungente come il suo autore.Mi ritrovo in tutte le righe ma soprattutto nell'ultima.Le persone che non mi guardano in viso quando parlano ...sfuggenti,maleducate e molto spesso purtroppo false!
Questa poesia la dedico a tutte voi e in particolare a Berry del blog Mirtillo & Lampone.Oggi raggiunge un traguardo importante:compie trent'anni.E' una presenza piacevole e irrinunciabile della mia "vita" virtuale .AUGURI!!!!!
Ho scritto un post troppo serio e impostato?Naaaaaaaaaaaaaaaa...posso lasciarvi senza l'ormai famoso momento "minkione" che contraddistingue il mio blog?Eccolo,tutto per voi!!!

Detto questo scappo.Il termine del mio contest si sta avvicinando (domani sera),quello di Morena (del quale sono giudice insieme a Roberta) è terminato e io devo procedere nelle mie scelte...quindi mi ritirerò per deliberare!!^_^
Vi lascio con una ricetta un pò sui generis.Un duetto di risotti .Uno tradizionalissimo.Il risotto alla milanese,un altro un pò etnico,visto che è un risotto pilaff impreziosito da dei semi di papavero.Entrambi hanno un minimo comun denominatore:una mousse di zucca in agrodolce.
Con questa ricetta partecipo al contest di Essenza in cucina.

Duetto di risotti

per la zucca in agrodolce:
500 gr di zucca tagliata a dadini
2 spicchi di aglio
1/2 bicchiere di aceto
2 cucchiai di zucchero

per il risotto giallo alla milanese:
400 gr riso
100 gr burro
1/2 cipolla
2 bicchieri di vino bianco
1 l brodo
1 bustina di zafferano
100 gr parmigiano grattugiato
midollo di bue (se lo avete)

per il riso pilaf:
350 gr riso
80 gr burro
1 cipolla
acqua pari al doppio del volume del riso
semi di papavero (la quantità secondo il vostro gusto)

Zucca in agrodolce:
in una padella soffriggete gli spicchi d'aglio con dell'olio.Unite la zucca,salate e portatela a cottura a fiamma media,non aggiungendo acqua ma avendo cura di girare molto spesso.Cinque minuti prima del termine della cottura stessa,unite l'aceto con lo zucchero e fate evaporare a fiamma alta.Prendete una parte della zucca stessa e frullatela con il frullatore ad immersione.Il resto della zucca lasciatela a dadini.

Risotto alla milanese:
Soffriggete nel burro la cipolla tritata finemente ( e il midollo se lo avete e se vi piace)Unire il riso,il sale e fate tostare per un minuti circa.Bagnate con il vino e lasciate evaporare completamente.Unite mano mano un mestolo alla volta di brodo e portate a cottura.Quando il riso è quasi cotto,sciogliete lo zafferano in un pò di brodo e unitelo al risotto stesso.Spegnete la fiamma e sempre girandounite il parmigiano e il burro per mantecare.

Risotto pilaf
versare il riso in una scodella e lavarlo accuratamente per fargli perdere l'amido.
In una casseruola fate sciogliere il burro.Unite la cipolla tagliata sottile sottile e fatela imbiondire.Unite un bicchiere di acqua e fate cuocere per una decina di minuti finchè la cipolla non sarà disfatta.Unire il riso,il sale mescolare e coprire con acqua pari al doppio del suo volume.Accendere il forno a 180 gradi e trasferire il riso in un tegame da forno possibilmente con il coperchio (o altrimenti sigillate bene con l'alluminio).Lasciate cuocere per una ventina di minuti senza aprire mai.Al termine del tempo controllate se il liquido è stato assorbito.Se ce ne dovesse essere ancora continuate la cottura.
Tirate fuori dal forno,unite al riso un pò di burro,sgranate con le forchetta e aggiungete i semi di papavero secondo il vostro gusto.

A questo punto trasferite i risotti su un piatto da portata.Io ho usato degli stampini da budino per la presentazione.
Sistemateli nel piatto,unite la crema di zucca in agrodolce e servite.




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Apple e Cinnamon Curd e la forma dell'amicizia

Qual'è la forma dell'amicizia?
Secondo me questa:
L'amicizia è un insieme come questi qui sopra.
Prendetene uno a caso.Quello con gli animali ad esempio.La radice è comune ed eguale per tutti i componenti,ma sono i componenti stessi dell'insieme ad essere diversi.
Così come le varie sfumature dell'amicizia stessa.
Ci sono quelle amiche con le quali sei una cosa sola,un solo respiro,una sola anima.Quelle amiche che si accorgono del tuo stato d'animo semplicemente con un'occhiata.Quelle amiche che sanno quello che tu vuoi prima ancora di te.L'affetto che provano nei tuoi confronti le pone sempre un passo davanti a te.Pronte a sostenerti,a spronarti o anche a pigliarti a testate se necessario.Avete presente il detto:"Chi trova un amico trova un tesoro?"
Poi ci sono quelle con le quali non ti senti da un secolo.Non vi chiamate,non vi vedete.Ma questo risulta essere un particolare trascurabile.Alla prima difficoltà ci siete l'una per l'altra.Oppure al primo incontro riprendete tutto dal punto in cui vi eravate lasciate.Senza rancore.Perchè questa è la forma della vostra amicizia.
E poi ci sono quelle dal potenziale inespresso.Riuscite a cogliere una grande affinità d'animo,d'intenti.Volete un gran bene a quella persona.,magari per alcuni periodi riuscite anche a far funzionare la cosa.....ma poi alla fine vi accorgete che nonostante tutto manca sempre qualcosa.Voi non ci siete e lei non c'è.Vi girate indietro e vi rendete conto che in tutti i momenti importanti della vostra vita lei non c'è stata e nemmeno voi per lei.Ma non per cattiveria,ma perchè i binari sono paralleli e proprio per loro natura non si incontreranno mai.Non ci sono recriminazioni ma una sorta di "celeste nostalgia" per qualcosa che poteva essere e non sarà maiPperchè alla fine gettate la spugna.
Ci sono le amicizie che per rinforzarsi hanno bisogno di un equivoco e del suo superamento.A me è successo con una di voi.Un grande feeling iniziale basato sull'umorismo da scaricatore di porto che accomuna entrambe.Uno scambio di parole,di risate,di pensieri e poi un equivoco,stupido,che rischia di allontanarci.La parola interviene e si scopre un universo dietro,fatto di sentimenti delicati,di sfumature,di dolori.....E proprio l'equivoco alla fine riesce ad essere un nuovo punto di partenza.
E le amicizie virtuali che nascono qui?Non ci siamo mai viste,comunichiamo con tasti e monitor eppure siamo delle presenze le une per le altre.
Io ho un'amica per ognuno dei generi elencati.Ho il tesoro che mi tengo ben stretto,quella persona che se chiudo gli occhi la vedo accanto a me,sempre.Nei momenti belli e in quelli terrificanti.lei è lì.Ferma Accanto,dietro o molto spesso davanti a me.Ho quella con cui non condivido la mia vita quotidiana nè i miei pensieri giornalieri ,ma ogni volta è bellissimo rivederci.E ho anche quella con cui ho cercato,lei anche,ci siamo rincorse,ma siamo parallele,il bene rimarrà sempre intatto ma la spugna è stata gettata perchè alla fine subentra la stanchezza.
Complicato parlare di amicizia,incastonarla in assiomi e teoremi.Non si può.Soprattutto quella femminile.Le sfumature sono enormi,le tinte sono fosche,brillanti, tenui,neutre.Proprio come l'animo femminile.
E voi?Che rapporto avete con l'amicizia?

Ora venendo a noi,devo confessarvi un amore folle nato in questi giorni.
L'amore è per i Curd,passatemi il termine.Il mio orizzonte era ristretto al lemon curd.Ora ho scoperto nuovi modi e nuovi sapori e mano mano ve li proporrò tutti.
Oggi tocca all'Apple & Cinnamon Curd.
Mele e cannella.Una consistenza meravigliosa per una specie di marmellata?crema? non so come definirla..ma è meravigliosa.Adatta ad essere spalmata sul pane,mangiata a cucchiaiate,per farcire una crostata,insomma,sbizzarritevi.Io l'ho usata per accompagnare e per farcire dei semplicissimi muffins allo yogurt (ricetta originale Eryn e sa folle cuisine)

Apple & Cinnamon Curd (senza burro)

100 gr cubetti di mela 
1 uovo sbattuto
1 cucchiaio di maizena
1 cucchiaio di cannella
succo di mezzo limone
50 gr zucchero a velo

Con un frullatore ad immersione frullare le mele con il succo di limone e lo zucchero a velo.Aggiungere la maizena e la cannella.Mescolare e mettere sul fuoco e far scaldare.Aggiungere l'uovo e portare ad ebollizione.Cuocere a fuoco basso finchè il curd non si sarà addensato (deve avere la consistenza di una crema).
mettere dentro un barattolo con coperchio e far raffreddare.Si conserva fino ad una settimana in frigorifero.



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La Torta all'olio e limone con il lemon curd e i vent'anni

A vent'anni avevo due nemici dichiarati.Il giallo e il limone.
Oggi uno è il mio colore preferito e le ricette a base di limone mi piacciono tanto.
A vent'anni era convinta che per essere bella il rossetto rosso fosse un must.
Oggi le mie labbra sono sempre naturali,al massimo rosa.
A vent'anni per mantenermi all'università facevo un pò la fotomodella per un fotografo un pò pazzo e un pò la sua assistente.E quando arrivavano le modelle ,ma quelle vere,mi dicevano sempre:"Uff,la parte più brutta di me sono i piedi".
E io mi massacravo in estenuanti sedute levacalli pensando che l'essenza della bellezza fosse tutta nell'alluce & Co.
Oggi penso che l'essenza dello charme in una donna sia una bella e sana risata.
A vent'anni pensavo che parlare di Kant e Hegel fosse essenziale e imprescindibile.
Oggi penso che anche Topolino sia essenziale e imprescindibile.
A vent'anni pensavo che la politica dovesse essere importante tanto quanto il deodorante sotto le ascelle
Oggi posso vivere anche senza, pur conservando una mia precisa identità ideologica.
A vent'anni pensavo che i film di Fellini non mi piacessero perchè ero un pò stupidina.
Oggi penso che non c'è niente di male se tra Fellini e Jack Sparrow,mi piace più quest'ultimo ^_^
A vent'anni pensavo che il tacco 12 facesse tanto chic.
Oggi penso che il tacco 12 sia una tortura medievale inventata da qualche sadico.
A vent'anni pensavo che a quaranta sarei stata una seria donna con tailleur e chignon
Oggi a quaranta di serio ho solo i sentimenti e lo chignon ancora non so come si fa ^_^

Tornereste indietro?Vorreste essere come eravate?Io no.
A vent'anni mi sembrava di dover dimostrare chissà che cosa.Oggi non devo dimostrare più nulla.L'età mi ha concesso un grande regalo:il gusto di vivere.Tutto qui.E non mi sembra poco!

Allora mia care.Oggi voglio presentarvi una persona.Da solo due giorni è entrata nella blogosfera.E' una ragazza giovane ma molto brava e cosa che non guasta è molto umile e gentile.Lei è Sara e il suo blog è Fior di vaniglia.
 Vi lascio con due ricette che dedico ai miei quaranta (ehm...quarantuno anni,va beh,li ho compiuti a giugno,ancora mi devo abituare no?!).Sono due ricette che hanno un tema in comune:il limone.
La prima è la ricetta della Torta all'olio extravergine d'oliva e al limone e l'altra il lemon curd senza burro.Una versione più leggera di quella tradizionale ma non meno gustosa.
La dose è piccola,serve ad accompagnare questa torta.Ma vista la bontà del lemon curd,visto che dà il meglio di sè nelle crostate,spalmato sul pane o semplicemente mangiato a cucchiaiate...raddoppiate,triplicate le dosi.Ne vale la pena!
Solite misure in cups.Se li avete usate i misurini altrimenti considerate che una cup dovrebbe essere 250 grammi

Torta al limone e all'olio extravergine d'oliva (da Butter me up Brooklyn)

1 tazza e mezzo di farina
1\2 tazza di kefir (o latticello o yogurt non dolce)
1\2 tazza di olio extravergine
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 pizzico di sale
scorza e succo di un limone
3 uova
1 tazza scarsa di zucchero

per lo sciroppo

succo di due limoni
100 gr zucchero
tre cucchiai di acqua

Mescolate insieme la farina,il lievito e il sale.Montare le uova con lo zucchero per cinque minuti.Unire il kefir,il succo e la scorza del limone.Unite l'olio e la farina.Imburrate e infarinate una tortiera di 24 cm.versatevi l'impasto e cuocetelo in forno caldo per 35\40 minuti a 180 gradi.
mentre la torta cuoce preparate lo sciroppo.In un pentolino mescolate i tre ingredienti dello sciroppo e scaldate fino a che lo zucchero con si scioglie.
Quando la torta è cotta,tiratela fuori e subito con uno stecchino bucherellate la superficie e versateci lo sciroppo.Fate raffreddare completamente e spolverizzate con zucchero a velo.
La ricetta originale prevede l'inserimento nell 'impasto due cucchiaini di salvia tritata o menta.Paasi per la menta (che non avevo),ma la salvia..non ce l'ho fatta!


Lemon curd  senza burro (da Eryn e sa folle cuisine)

2 limoni
100 gr di zucchero
2 uova
1\2 cucchiaio  di maizena
Sbattete le uova e mettetele da parte.in un pentolino mescolate lo zucchero,il succo e le scorze di limone con la maizena.aggiungete le uova,mettete sul fuoco e fate addensare.Il lemon curd è pronto.Se dovesse presentare qualche grumo basterà una passata di frullatore ad immersione e voilà!








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L'Eden e la Potage jardinière

Questa è una piccola storia.Di un piccolo orto in una piccola frazione di un piccolo paese.Un orto situato su una piccola terra sul confine tra l'Umbria e la Toscana
E' la storia di piccole estati degli anni settanta,piccole se inserite nel contesto di una vita intera.Piccole,assolate,pigre.Di donne sedute fuori dai casali con l'immancabile sedia portata da casa.Donne che sferruzzavano anche in pieno agosto,ne dicevano di ogni su tutti ma senza nessuna cattiveria.Solo per il gusto di parlare e raccontare.E io piccola lì con loro ad ascoltare discorsi che non capivo ma che mi divertivano molto.Ero sempre li,tranne quando vedevo il "mi babbo" che si dirigeva verso l'orto.
Strano uomo il mi babbo.Taciturno,perso dietro chissà quali orizzonti con i suoi occhi azzurro ghiaccio.Ci guardava a volte senza vederci.La vita gli riempiva le vene solo quando metteva piede nel suo regno.Ecco perchè lo seguivo.Apriva una porticina sgangherata fatta di rete ed ecco l'Eden con tutti i suoi profumi meravigliosi i colori ,le pigre api che ronzavano, si posavano e ripartivano per altri viaggi.
La prima cosa che faceva era andare a controllare la sua amata insalata e a lanciare strali di Maremme contro le lumache che magari gliene avevano assaggiata un pò,approfittando della rugiada delle prime ore del mattino.
E io annusavo l'aria che sapeva di quell'odore un pò selvatico delle foglie di pomodoro,mi chinavo per vedere se c'era qualche zucchina da cogliere e mi stupivo sempre del fatto che se tiravo quel ciuffo,si proprio quel ciuffo di foglie,usciva fuori una carota.Di un arancione cosi vivo nonostante le macchie di terra......
A volte quell'orto era teatro di confidenze tra mia mamma e mia sorella ,molto più grande di me.Si confidavano sempre lì,al riparo delle orecchie di una famiglia numerosa come la mia.E loro parlavano,parlavano e io che cercavo lombrichi invisibili da infilare nella scollatura di quell'antipatica di mia cugina.
Di quel piccolo angolo di verde adoravo l'immediatezza.Si decideva cosa mangiare,si scendevano le ripide scale in pietra del casale,si attraversava l'aia e in un attimo avevi il pranzo e la cena,con mio padre che guardava soddisfatto le nostre bocche fameliche.Soddisfatto perchè mangiavamo le cose coltivate con le sue mani.
Nei pomeriggi d'agosto lui mi parlava finalmente,io e lui soli in quel piccolo angolo e mi spiegava tante cose.Le canne per i pomodori altrimenti si piegano,la distanza tra le varie piantine "perchè non si devono dare noia le une con le altre".Mi insegnava il rispetto per quei teneri germogli perchè Dio ce li aveva dati,erano esseri viventi.E io piantavo con lui,toglievo erbacce,annaffiavo e riempivo il mio piccolo cestino.Ogni tanto furtivamente toglievo un piccolo pomodoro e me lo infilavo tutto in bocca per paura di essere scoperta.Che sapore di sole in quella piccola meraviglia.
Il mio orto lo sognavo nei lunghi inverni romani,quando mi affacciavo dalla finestra e guardavo il cielo e mi dicevo che da grande avrei fatto la contadina e avrei abitato proprio lì,dove l'Umbria e la Toscana si danno la mano.E il mio orto avrebbe sfamato anche i miei di figli.
Ma poi la vita ha mescolato con dubbia sapienza le tessere di quel puzzle.I miei familiari mano mano sono diventate delle figure sbiadite sulle foto.Io ho cominciato il mio viaggio verso altro da quel piccolo Eden.E ho sperimentato conosciuto viaggiato.Una delle ultime cose che mio padre mi ha detto è stata"Stai diventando troppo cittadina"
Ecco,questa zuppa è dedicata a lui.E' la potage jardinière,zuppa del giardiniere (era il suo mestiere).Ci sono gli ingredienti della terra che lui amava tanto ma ci sono i miei viaggi in giro per l'Italia e per il mondo.Le cose che ho visto e che ho conosciuto.E' una zuppa  a metà strada tra la città e la campagna.Proprio come è stata la mia vita.
E'  una zuppa arricchita dal burro e dal latte(il roux),ma è cotta rigorosamente nel tegame di coccio e in quella servita.E' una fusion-confusion,un pò come la mia bizzarra vita.Il prezzemolo,il sedano,l'erba cipollina sono state coltivate con le mie mani.Il resto proviene da una filiera qui vicino,nelle campagne romane
Il mio orto ora è fatto da tanti piccoli vasi nel mio balcone,dove le erbe crescono rigogliose,dove il basilico stringe la mano alla menta e dove l'erba cipollina abbraccia le foglie del coriandolo.Sono brava a trattare con loro perchè buon sangue non mente.....Ma io non sono più solo la bimbetta dei lombrichi.Sono altro da me anche se le radici sono sempre quelle.
Come ormai è altro quel piccolo pezzetto di Eden.C'è un agriturismo ora.E li  proprio in quel pezzetto dove io annusavo il profumo della natura c'è un parcheggio
E allora la mia voglia di terra tra le mani,di piantine appena nate me la porto dietro con me,non la lego più ad un singolo posto.So che forse un giorno tornerò,è un sogno coltivato senza dir nulla nemmeno a me stessa.
Ma per ora basta una singola zolla di terra per farmi sentire ancora quel profumo di sole.
Con tale ricettina partecipo al contest "In cucina con il club delle cuoche....voglia d'orto.Maramao perchè sei morto?" del blog Cook'n'book.

Potage jardiniere (o Zuppa del giardiniere)

Ingredienti:
 2 cipolle tritate
3 cucchiai di burro
4 patate a dadini
1 cucchiaio di erba cipollina
un mazzo di prezzemolo
due ,tre costole di sedano,comprese le foglie
2 carote
sale 
1 cucchiaio di paprica
4 pomodori maturi
1/2 litro di acqua bollente
60 grammi di burro
2 cucchiai di farina
400 ml latte
brodo vegetale quanto basta

Tritate insieme il sedano (comprese le foglie),il prezzemolo, le carote e l'erba cipollina.
Tritate a parte le due cipolle e fatele soffriggere con i tre cucchiai di burro iniziali.Unite poi le patate tagliate a dadini,il sale ,la paprika,i pomodori tagliati a cubetti,gli ortaggi che avete tritato in precedenza e l'acqua bollente.Portate ad ebollizione.Fate cuocere per una mezz'oretta.Con il frullatore ad immersione riducete il tutto ad una purea.
In una pentola fate fondere la seconda dose di burro.Aggiungete la farina e sempre mescolando fate cuocere per due minuti.Aggiungete il latte tiepido,mescolate ed aggiungete la purea di ortaggi cotta in precedenza.Mescolate e aggiungete il brodo di verdure.Regolatevi in base alla densità voluta.Fate cuocere per una decina di minuti e servite la zuppa calda  con prezzemolo fresco tritato e crostini.
(se la zuppa dovesse presentare qualche grumo residuo basta una passata di frullatore ad immersione)








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Il mio budget e il dolce alla ricotta

La redazione mi ha contattata all'incirca due settimane fa.L'appuntamento fissato per ieri.Ho aspettato cosi tanto per questa occasione.La mia telefonata risale a più o meno due mesi fa.Le faremo sapere.Già,chissà quando.
Poi in due,tre giorni ti cambia la vita.Ho dovuto organizzare tutto di corsa.La prima cosa trucco e parrucco.Non vi dico per scegliere la mise.Ho optato per un total black che fa molto top e chic.Ma soprattutto perchè m'hanno detto che le telecamere allargano.Allora io stringo col nero.
Poi il parrucco.Mi sono sparata uno shatush in testa io che fino all'altro ieri ero convinta che lo shatush fosse un cugino nobile del chihuahua.Ora invece di portarlo al guinzaglio ce l'ho in testa.Però devo dire che guardandomi allo specchio la Bellucci me fa un baffo.E pure due.
Siamo partiti.
Siamo arrivati.
La conduttrice mi accoglie con un sorriso.L'architetto si presenta cordiale.
Iniziamo con un colloquio per stabilire modi e tempi.Lei continua a sorridere e anche noi,finchè vedo le sue labbra incresparsi in una smorfia mentre legge un appunto.Alza gli occhi,alza le terga e sibiliando mi dice:"Ehi bauscia ma per chi ci hai scambiato?ma l'hai visto il tuo budget?"
E certo che l'ho visto.
"E con quale coraggio ti presenti qui"Guarda l'architetto e sibila"Due milioni di euro,te capì?te ne puoi anche andare,morta de fame"
Le terga di tutti si alzano e ci lasciano li,in quel bell'ufficetto milanese,lì da soli con i nostri sognati 3500 mq di ulivi che si seccano e s'accartocciano  manco fossero vittime dell'invasione biblica delle cavallette.Piscine di ogni ordine e grado che si prosciugano ,ville con vista mare che prendono il volo come se un invisibile Harry Potter le comandasse con la bacchetta...ecco...cosi è terminato il mio "Cerco casa disperatamente"
Ora al di là del delirio tremens mio personale del lunedi mattina,avete presente questa trasmissione su Real Time?Avete visto che popò di case,che popò di budget che giran?.Ieri c'era una coppia che diceva:"beh 4000 mq di giardino,certo un pò pochini"Un pò pochini?
E poi"Questa casa supera di poco il vostro budget?"
"Ah si?E di quanto?"
"Beh,un milione di euro"
Ma ci fanno o ci sono?E io,quando come una cretina mi fermo a guardare incredula queste trasmissioni...ci faccio ..o ci sono?
Ora vi do un compitino da svolgere a casa.Preparatevi perchè tra un pò ne avrò anche per l'altra mitica trasmissione "Ma come ti vesti?".Preparatevi che poi ne parliamo ^_^


Ovviamente scherzo.Ovviamente non ho due milioni di euro.Magari.Sorrido e prendo in giro bonariamente quella trasmissione.La ricetta che vi presento era per me di Cameron,un' utente del forum "Cookaround"(qui troverete il link che avevo seguito Dolce versato con la ricotta).Sul forum di Coquinaria mi è stato fatto giustamente notare quanto segue:la ricetta in realtà era stata data ad Adriana del blog La mia Cucina,da una sua cara amica,Tana.Mi scuso per la mia leggerezza e per la lettura frettolosa e poco attenta che non mi ha consentito di dare le giuste attribuzioni!

Dolce versato alla ricotta
per la base
2 uova
9 cucchiai di zucchero
9 cucchiai di olio
9 cucchiai di latte)
12 cucchiai di farina
1 bustina di lievito per torte

per il ripieno:
500 gr ricotta
2 uova
6 cucchiai di semolino
uvetta o cioccolato
6 cucchiai di zucchero
1 pizzico di sale
vanillina o rhum
cannella (mia aggiunta)

Accendete il forno a 180 gradi.Imburrate e infarinate una teglia rettangolare (all'incirca 24x24) o rotonda (massimo 24 cm diametro).
Montate le uova con lo zucchero e unite poi mano mano tutti gli altri ingredienti della base.Il composta sarà un pò più denso di una pastella per crepes.Versate nella teglia imburrata metà del composto e mettete in forno per una decina di minuti.Nel frattempo preparate il ripieno.Montate la ricotta con le uova e aggiungete lo zucchero e mano mano tutti gli altri ingredienti.Trascorsi i dieci minuti riprendete la teglia dal forno ,versateci la crema di ricotta e coprite con l'impasto della base che vi era rimasto.Rimettete in forno e proseguite la cottura sempre a 180 gradi per altri 35\40 minuti.
Fate raffreddare e spolverizzate di zucchero a velo


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