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Ciambella rovesciata allo yogurt,limone e cocco


"....Bella mattinata.Piena di luce.
Soffia un vento lieve.
Lo straordinario sole dell'Africa.
Azzurro profondo.Uccelli bianchi.
Sotto,sedie
calde sulla sabbia.
E naturalmente il mare.
Comunque mancano alcuni alberi.
E una o due navi sul fondo.
Per indicare
che uno può sempre partire."

Non so di chi siano i versi qui sopra.So solo che sono scritti in un vecchio foglietto strappato da un giornale che mi porto dietro dalla notte dei tempi.Leggerli e farli miei è stato un tutt'uno.Ci sono io in poche righe,il mio essere.C'è la libertà di ogni individuo.Quelle navi sul fondo...si può sempre partire,si può sempre ricominciare.Anche se non fisicamente,con la testa.Si,si può.Anzi si deve.Sempre.
La prima parte della poesia narra di un cielo azzurro,del sole,della sabbia.Chiudete gli occhi.A quale sapore accostereste queste sensazioni?Io al cocco.Il profumo del caldo.E infatti oggi vi ripropongo un'altra ricetta con questo ingrediente,ma usato in una maniera inusuale.Ho messo insieme tre ricette e questo è il risultato

Ciambella rovesciata allo yogurt,limone e cocco

Ingredienti:

1 vasetto yogurt bianco da 125 gr
2 vasetti di zucchero (usate il vasetto dello yogurt vuoto come unità di misura)
3 vasetti di farina
1 bustina di lievito
1 vasetto di olio di semi di girasole 
1 limone (di cui userete la scorza grattugiata e il succo)
3 uova

per  il  crumble

120 gr di cocco grattugiato
4 cucchiai di acqua
50 gr burro
4 cucchiai di zucchero di canna

Crumble:in un pentolino fate tostare la noce di cocco grattugiata.Aggiungete il burro lo zucchero di canna e l'acqua.Formate un composto e mettetelo nello stampo a ciambella imburrato e infarinato.
Dividete i tuorli dagli albumi e montate a neve quest'ultimi con un pizzico di sale.Montate pet una decina di minuti i tuorli con lo zucchero,aggiungete lo yogurt,la scorza del limone e il succo.Gradatamente incorporate la farina setacciata con il lievito.Aggiungete gli albumi montati a neve.
Prendete questo composto e mettetelo nello stampo a ciambella,esattamente sopra il crumble di cocco.fate cuocere a 200 gradi per una decina di minuti,proseguite per altri trenta minuti abbassando la temperatura a 180 gradi.Una volta cotta,fate raffreddare per bene (altrimenti il crumble funge da colla)!vi accorgerete che questo crumble darà una croccantezza particolare e aromatica alla ciambella stessa.Provate!!!
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Moelleux al cocco


Mi serve un termine in italiano che riesca a rendere bene l'idea di questo appellativo francese: Moelleux,cioè morbidoso,sofficioso,un dolce che si scioglie in bocca.Ed è vero.Questa mini torta mantiene tutte le promesse presenti nel momento in cui la si pronuncia.Pochi ingredienti e un ottimo risultato.
nella lista vedrete la presenza del latte di cocco.Potete sostituirlo con del latte vaccino.Io la prossima volta,invece di acquistarlo in un Indian Food proverò a farlo da me.Ho scovato infatti un link molto interessante fare in casa il latte di cocco di Alimentipedia.La ricetta viene dal blog francese di Mathilde en Cuisine.Con questa ricetta partecipo al contest di Morena Un dolce al mese:il Cocco

Moelleux al cocco

Ingredienti:

100 gr farina
1/3 di lievito chimico (all'incirca 5 gr)
70 gr noce di cocco grattugiata (anche quella che comunemente chiamiamo farina di cocco)
100 ml latte di cocco (o latte vaccino)
45 gr burro fuso freddo
2 uova
70 gr zucchero
1 pz di sale
Separate gli albumi dai tuorli e montate i primi a neve con il pizzico di sale.In una ciotola sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero (la mia mamma diceva finchè le uova non scrivono!!) e aggiungete il latte di cocco e il burro fuso,continuando a mescolare delicatamente.Incorporare il cocco grattugiato e la farina con il lievito.aggiungere poi i bianchi montati a neve,avendo cura di mescolare sempre nella stessa direzione.Imburrate e infarinate uno stampo di 20 cm e cuocete per una mezz'oretta.servitelo freddo.Anzi vi dirò di più:passatelo in frigo e servitelo con una pallina di gelato neutro o proprio al cocco.E' buonissimo e ci si può anche pranzare!!
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Ciambella alle nocciole con glassa piccante e cinquanta sfumature di noia

....E cinquanta sfumature di noia.Indovinate a cosa sto pensando?
Siori e siori,vi presento il caso editoriale dell'anno:la trilogia della cinquanta sfumature,e rosso,e grigio e nero.Tutto quello che una donna può desiderare da un libro.
Ah si,mi son detta?Compriamolo.Peccato che l'ho preso in versione digitale.Mi sono privata del piacere delle pagine scritte,della carta...per farci delle belle barchette da far galleggiare nella vasca.
Tutto quello che una donna cerca in un libro?
Per fortuna ho preso solo il primo.Un brutto mix tra il marchese De Sade,un libro Harmony e un trattato di psicologia spicciola.Una protagonista a dir poco...imbecille?Un lui (tipico clichè) miliardario,bello,intrigrante e con il trip dei frustini e delle corde.ma qui interviene la psicologia:fa cosi per via di una infanzia difficile e di un'iniziazione al sesso a quindici anni da parte di una panterona sadica,amica della madre.Quindi poverino,va aiutato.E la protagonista si fa fare qualsiasi cosa...ma lei lo salverà.
Allora io non discuto sui gusti.Ci saranno tante persone alle quali è piaciuta la trilogia.E nella lettura vige la più fervida democrazia.A ognuno quel che piace.La lettura è intima,privata,stimola delle corde personali,stimola quel sentire che rende ogni essere umano diverso e unico.A me stupisce il tam tam pubblicitario creato dal marketing,che spinge prodotti mediocri in alto nelle classifiche(la trilogia occupa i primi tre posti dei libri venduti) e in basso prodotti assolutamente meritevoli.E non vi parlo di noiosi e astrusi libri intellettualoidi.Date un'occhiata alle posizioni in basso.Ci trovate Camilleri,Ken Follett,Massimo Gramellini con il suo "Fai bei sogni"....Io non capisco e voi?
Detto questo,per consolarmi dopo questa lettura insipida ho fatto questa ciambella,abbinandola ad una sfiziosa glassa:cioccolato e peperoncino.E visto che ci sono la uso per partecipare al contest Coccole piccanti!!(la ricetta della ciambella è una di quelle vecchissime di Lisa Biondi,ovviamente modificata da me!! ^_^)

Ciambella alle nocciole con glassa piccante

Ingredienti:

150 gr farina
50 gr fecola
150 gr burro
3 uova
70 gr nocciole tritate
1 dl latte
1 bustina lievito

Per la glassa:

100 gr di cioccolato fondente
1 peperoncino rosso piccante

separare i tuorli dagli albumi  e montare questi ultimi a neve ferma.Dividere il burro a pezzetti, e lavorarlo con lo zucchero fino ad ottenere una crema morbida,aggiungere la farina,la fecola,il latte continuando a lavorare l'impasto con le fruste.
Aggiungere i tuorli ad uno ad uno,le nocciole,il lievito e gli albumi montati a neve.Versate il composto in uno stampo a ciambella di 24 cm di diametro imburrato e infarinato e cuocete a 180 gradi per una quarantina di minuti.

Fate sciogliere la tavoletta di cioccolato a bagnomaria insieme al peperoncino tagliato a pezzettini (non troppo piccoli perchè poi li dovrete togliere).Togliete dal fuoco,lasciate riposare finchè la glassa ha preso il piccantino del peperoncino.Abbiate cura di rimuovere tutti i pezzettini del peperoncino e aiutandovi con un cucchiaino decorate la superficie della ciambella con la glassa,facendola scendere a filo.

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Penne con peperoncini verdi,capperi e olive nere

"Friarelli",la fruttivendola
"Peperoncini verdi" io
"Bella,che ce lo voi sapè mejo de me?"(traduco:lo vuoi sapere meglio della sottoscritta?)
"Si,il friarello è un'altra cosa" io
"A signò,ognuno er suo mestiere.Te scrivi,io venno a frutta"(ognuno faccia il suo mestiere,tu scrivi,io vendo la frutta.)
Questa la scena .Visto il post che vi ho scritto ieri,ho capito di non aver un buon rapporto con i fruttivendoli.Sarà mica qualcosa di ancestrale? ^_^
Comunque per me il friarello rimane sempre una verdura e non un peperoncino verde.La ricetta è fatta proprio con quest'ultimo e spero che vi piaccia!

Penne con  peperoncini verdi,capperi e olive nere

Ingredienti:

1\2 kg di peperoncini verdi
100 gr olive nere a rondelle
una cucchiaiata di capperi
1 spicchio di aglio
olio
basilico
vino
peperoncino (se vi piace)

Fate soffriggere l'aglio in un pò di olio.Unite i peperoncini (li avrete in precedenza lavati,tolti i semi all'interno e tagliati a striscioline) e fate insaporire.Sfumate con il vino bianco e unite le olive e i capperi portando a cottura.il preparato deve rimanere ben morbido (casomai aggiungete dell'acqua durante la cottura).Poco prima di spegnere il fuoco aggiungete delle foglie di basilico tagliate e un peperoncino fresco .
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Pasta al finocchietto selvatico

  Anni fa avevo la mia personale spacciatrice di finocchiettto selvatico.Una simpatica e tenera vecchina che aveva un banco al mercato.Nella sua campagna ne cresceva tanto e me ne portava tanti mazzi...certo,li pagavo a peso d'oro...ma lei era così tenera.Finchè un giorno la catastrofe.Avevo appena partorito la mia seconda bimba e la ridente vecchina,con voce da orco,mi disse:"Ma quanto sei rimasta grassa?Te sei proprio ridotta male".Beh,ho mandato gentilmente ad acchiappare farfalle lei e il suo banchetto.Grrrr.
Così è iniziata la mia ricerca del finocchietto perduto."Non è l'aneto.E non è nemmeno la barba del finocchio".Io in assetto da guerra,con tanto di elmetto e pistola spara acqua e questa frase ripetuta a tutti i fruttivendoli di Roma e provincia.Hanno cercato di propinarmi qualsiasi pezzo di erbetta verde capitava loro tra le mani.Ormai avevo perso le speranze.....finchè è apparso magicamente sugli scaffali di  un supermercato.Cosa ho imparato da questa storia?Mai perdere le speranze e mai fidarsi delle tenere vecchine!

Pasta al finocchietto selvatico:

Ingredienti:

1 mazzetto di finocchietto selvatico (in assenza usate i semi di finocchio)
100 gr pancetta affumicata a dadini
1/2 cipolla
1 spicchio di aglio
olio
prezzemolo
sale,pepe

Fare rosolare la cipolla e l'aglio tritato con la pancetta.Unire il finocchietto lavato e tagliuzzato,il prezzemolo,il sale e il pepe.Coprite con acqua e cuocete dolcemente finchè il sughetto non si restringe.Cuocere la pasta e condirla con la salsa preparata e una spolverata di parmigiano (ricetta di Lejla Sorrentino con modifiche apportate da me )
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Premio Amica!!

Sono strafelice!!Apro il blog e  cosa ti trovo ?Un premio meraviglioso da parte di  Anna del blog Il dolce mondo di Anna!!
E' stata una bellissima sorpresa!!! GRAZIE!!!



Il premio è stato ideato da Mona di MonaLandiabeauty e queste sono le regole:


1. Citare chi ha creato il premio e linkare l'immagine con riferimento al suo blog.

2. Ringraziare chi ci ha premiati


3. Premiare altre 5 Bloggers e comunicarglielo. 

Io premio i seguenti blog:


Moralmente devolgo il premio a tutti i blog che seguo,ringraziandoli!!
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Pasta allo Scarpariello

Ieri mi auto-celebravo.Oggi mi auto-cito.Un pò di megalomania forse? ^_^
Comunque.Ieri sul mio profilo Facebook ho pubblicato la foto di un paio di occhiali da vista con queste parole.

"Un piccolo regalo per chi vede sempre gli altri attraverso solo i propri occhi e il proprio naso e non va mai oltre.A chi non tollera sfumature,a chi non capisce la sofferenza degli altri o la giudica poca cosa perchè la interpreta a suo modo.Ma un modo non è mai uguale ad un altro."

E lo dedico ad una mia amica virtuale ma reale nello stesso tempo.Una splendida persona alla quale le difficoltà della vita,lo stress di tutti i giorni le stanno risucchiando mano mano tutto il carattere ,tutta la disponibilità e la comprensione che fanno parte di lei.E miete vittime su vittime,incomprensioni..e mi dispiace ,così tanto.Ma fa l'errore che facciamo tutti.La nostra esperienza,il nostro sentire diventano sovrani.E i vestiti ci si incollano addosso e non riusciamo più a metterci nei panni degli altri.
Bando alle ciancie.Indovinate perchè 'sta ricetta si chiama Scarpariello?Perchè vi sfido.
A non fare la scarpetta!!Io l'ho fatta.Alla faccia di Monsignor Dalla Casa e del Galateo!!!
(in relatà sembra che debba il suo nome al fatto che fosse la ricetta preferita dagli scarpari,cioè i calzolai,napoletani.Povera ma gustosa nello stesso tempo)

Pasta allo Scarpariello

Ingredienti:

1 scatola da 800 gr di pomodori pelati
aglio
vino bianco
tante foglie di basilico
origano
peperoncino (se vi piace)
1 cucchiaino di zucchero

Prendete una padella e soffriggetevi l'aglio tagliato in due.Sfumate con il vino bianco (occhio agli schizzi),togliete l'aglio e aggiungete i pomodori spezzettati,il sale,un pò di zucchero e le foglie di basilico.fate cuocere a fiamma vivace.Cuocete la pasta e spadellate con il sugo preparato,aggiungendo una spolverata di origano.
Ultima chicca (me l'ha data una signora di Ischia anni fa).una bella grattugiata di scamorza fresca sopra la pasta impiattata.Il formaggio si scioglie e....beh ve lo lascio immaginare!!!
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Torta morbidissima alle mele e cannella

Avviso ai naviganti.Questo è un post autocelebrativo.Me lo dedico,come la torta che ho fatto,una delle mie preferite.E' il mio onomastico e mi faccio tanti auguri anche se porto un nome che con me non c'entra nulla.
Monica vuol dire "solitaria,eremita".No,non corrisponde.
A Monica piace il numero quattro.Lo detesto in verità.
A Monica piace il blu.Penso di non avere nemmeno un calzino di questo colore.
Si dice che le proprietarie di questo nome siano precise e metodiche.Ma anche no.Da me regna l'imprecisione e l'assenza di metodo.
Monica in famiglia cerca di predominare per far risaltare l'ordine,la disciplina e l'autorità.Aspettate che mi guardo intorno.Ehm...no nemmeno questo corrisponde.
Ma allora,che c'entro io con questo nome?un bel niente.
Però a pensarci da piccola piantavo delle storie a mia mamma con tanto di musi lunghi perchè aveva avuto l'ardire di non chiamarmi Cenerentola.
Mumble...mumble...va beh preferisco Monica.
Auguri a me!!!!
(la ricetta viene dal solito blog francese Mathilde en Cuisine)
Con questa ricetta partecipo al contest peperoncino e cannella

Torta morbidissima alle mele e cannella

Ingredienti:

100 gr farina
1/3 bustina di lievito per dolci
60 gr zucchero
50 ml latte
45 gr burro morbido
2 uova
2 mele acidule
cannella 
1 pizzico di sale

Separate gli albumi dai tuorli e montateli a neve con il pizzico di sale.
Montate i tuorli con lo zucchero finchè diventano chiari.Aggiungete la farina,il lievito e il burro morbido.Unite il latte ,la cannella (una spolverata) e infine gli albumi montati a neve,mescolando sempre nello stesso verso per non smontarli.Terminate incorporando le mele che avrete precedentemente tagliato a pezzetti.Versate in uno stampo imburrato e infarinato di circa 20 cm.Cuocete a 180 gradi per una mezz'ora circa.fate raffreddare spolverizzate di zucchero a velo e cannella.














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La Banana Split e Frau Scherrer

La casa era tipicamente svizzera.Bianca,tetto spiovente,travi marroni a decorarla.Dentro si respirava un forte odore di legno.Frau Scherrer mi guardava con i suoi penetranti occhi azzurri e ripeteva:"Bitte,Essen",(mangia per favore).Io non osavo respirare di fronte alla virago teutonica.Avevo di fronte un piatto orrido a dir poco.Un enorme salsiccia,delle strane verdure quasi trasparenti (i crauti) e un cumulo di marmellata scura.Mangia ripeteva.E io mi sentivo cosi sola.Avevo undici anni,i miei genitori non c'erano più ed io ero ospite da mia sorella in Svizzera.Quel giorno ero sola con sua suocera che non parlava una parola di italiano.E io ancora non parlavo una parola di tedesco.Mi sentivo persa in un mondo fatti di odori ,suoni e sapori che non conoscevo.Mia mamma era umbra,mio papà toscano,potete ben immaginare a quali delizie ero abituata.
Mangia per favore.L'invito era ormai un ordine.Ed io non dimenticherò mai più il sapore delle mie lacrime,della mia solitudine mischiato al Bratwurst con la marmellata.E ad ogni boccone abbandonavo sempre di più il regno della mia infanzia ed entravo a pieno diritto nel mondo dei grandi.Non c'erano più mamma e papà a difendermi,c'ero io a dover pensare per me..
Mangia per favore.Non dimenticherò mai Frau Scherrer.Col suo modo tipicamente nordico,freddo, spiccio ma colmo di affetto non espresso aveva cominciato ad allenare il mio carattere.Grazie anche a quel Bratwurst io ho cominciato a tirar fuori la capacità di adattamento,di modularmi alle richieste della vita.Da lì ho cominciato a tirar fuori le unghie ma anche la curiosità nei confronti del diverso da me.E ho viaggiato,conosciuto e imparato.Ho avuto amici di varie etnie che mi hanno insegnato tanto.E non solo a livello umano,ma anche hanno allenato il mio palato a qualsiasi sapore.
Mangia per favore.Frau Scherrer ora rideva.Eravamo sedute in un Restaurant anni dopo e io avevo di fronte una Banana Split,colma di panna e cioccolato."Ja,sicher" risposi.Certo che la mangio.Senza più lacrime ormai.E per la prima volta dopo tanto tempo,mi accarezzò una mano.Quella è stata l'ultima volta che l'ho vista.
Perdonatemi la foto.L'umidità scioglieva qualsiasi cosa ieri e fotografare in maniera decente era quasi impossibile!

Banana Split

Ingredienti per una coppa:

1 banana tagliata in due
2 palline di gelato neutro
1/2 tavoletta cioccolato fondente
panna montata

E' una preparazione semplicissima.Mettete a sciogliere a bagnomaria o al microonde il cioccolato fondente.Prendete la banana ,dividetela a metà per la lunghezza e sistematela nel piatto.Al centro posizionate le palline di gelato.Il gusto del gelato dovrebbe essere alla vaniglia,alla panna,insomma un gusto neutro.Io ho provato anche con il Frozen Yogurt e il risultato è ottimo.A questo punto decorate con la panna e poco prima di gustarlo fate scendere la colata di cioccolato sciolta bollente.Goloso,non trovate?

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Il cous cous dolce e le amiche

Il cous cous è l'emblema della cooperazione femminile in cucina.Nel mondo arabo sono le donne a prepararlo per matrimoni,riunioni di famiglia,nascite.Questo cibo "culturale" ha anche una valenza psicologica.E' un cibo che porta bene,è fecondo,dona prosperità,infatti durante la sua preparazione non si può parlare di eventi negativi,ma solo di cose belle.
Ecco,questa è una ricetta che dedico a tutte le mie amiche della blogosfera,le vecchie e le nuove.Una ricetta al femminile,fatta come se in una grande cucina ideale ci fossimo tutte noi,intente a ridere,scherzare,confidarci.In un mondo,forse ideale,di una solidarietà tutta al femminile.Buona domenica!
(la ricetta in questione è alquanto inusuale.E' un cous cous dolce,che va servito in piccole dosi e in piccole cocottine a fine pasto e possibilmente  mangiato con le dita)
Con questa ricetta partecipo al contest di Imma Dolci al cucchiaio

Cous Cous dolce

Ingredienti:

1 bicchiere di cous cous
1 bicchiere di acqua
1 noce di burro
datteri
uvetta rinvenuta in acqua
zucchero di canna
cannella

La dose è per quattro persone.Prendete il bicchiere di cous cous e mettetelo in una terrina.Scaldate il bicchiere di acqua con un pizzico di sale e rovesciatela sul cous cous.fatelo gonfiare per cinque minuti,dopo di che unite la noce di burro e sgranatelo con la forchetta.Unite lo zucchero secondo il vostro gusto,l'uvetta,i datteri tagliati e la cannella.Sistemate tutto in della piccole cocottine a seconda dei commensali e fate riposare per una decina di minuti.










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Lo strano caso del Mojito analcolico,il Papa e Charlie Parker

Il Papa era come al solito a "La Bodeguita del Medio".Un bicchiere tra le mani.Un delizioso sapore di lime,menta e rhum,di quello buono,di quello cubano.Uno strano formicolio alle mani,gli occhi che guardavano   il suo amico Gregorio,le sue mani rese callose da troppe funi tirate,da troppe ancore buttate nell'Oceano.E quegli occhi "azzurri,indomiti".Il fumo acre del sigaro però sfumava i contorni dell'amico a poco a poco.....mentre .Charlie Parker suonava .... Hemingway pensò che Santiago era un nome migliore di Gregorio e che forse quello strano formicolio sarebbe cessato se avesse messo nero su bianco la storia di Santiago,di Manolin e dell'eterna lotta con il marlin........Si alzò,allegro  e se ne andò alzando il cappello verso il barman come a ringraziarlo per aver preparato uno dei cocktail migliori al mondo...
Mi piace pensare che questa sia la genesi de "Il vecchio e il mare".Il Mojito ,che in questi ultimi anni ha conosciuto un revival, appartiene proprio alla Cuba degli anni Quaranta.Era insieme al Daiquiri il cocktail preferito dal Papa (il soprannome di Hemingway).Io l'ho preparato nella versione analcolica per farlo assaggiare anche alle mie figlie,per immergerle nelle atmosfere che vi ho raccontato ,con Charlie Parker in sottofondo e qualche breve frase de "Il vecchio e il mare" a far da contorno.Questa è quella che hanno apprezzato di più:" Non lo disse ad alta voce perché sapeva che a dirle, le cose belle non succedono. ".Bella vero?
Ovviamente nella versione alcolica aggiungete del rhum bianco,in piccole dosi.Il vero Mojito non è molto alcolico,perchè i cubani usano berlo in vari momenti della giornata!
Mojito analcolico

Ingredienti:

10 foglie di menta fresca
1 lattina di soda
4 cucchiaini di zucchero di canna
1 lime
ghiaccio

In un tumbler mettete le foglie di menta fresca e lo zucchero di canna.Con un pestello cercate di pestare la menta in maniera tale da far uscire i suoi oli essenziali.Aggiungete il succo del lime,il ghiaccio e la soda.Mescolare leggermente per non togliere le bollicine alla soda,aggiungete delle fettine di lime e qualche foglia di menta fresca.Se volete aggiungere il rhum calcolate non più di 4-5 cl.Buon Mojito ^_^

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Pollo alle olive,zafferano e uvetta

"...Allora Sheherazade disse a sua sorella di prestarle
attenzione: e rivoltasi quindi a Schahriar diede principio
alla narrazione della prima novella, la quale, non essendo
terminata con lo spuntar del sole, fu però capace d’interessar tanto la curiosità del Sultano, che le permise di raccontarla il giorno appresso, e così interrottamente di Novella
in Novella poté la Favorita, col suo stratagemma, invogliare quel Sire ad ascoltarla per mille e una notte......."


Sheherazade è stata un mito della mia infanzia insieme a Candy Candy,Goldrake e le Charlie's Angels.Nella mia mente di bimba ero deliziata dalle storie che raccontava .La immaginavo vestita di veli,con degli smaglianti occhi azzurri,l'unica cosa visibile del suo viso.e sentivo odori,sapori d'Oriente ad ogni pagina che sfogliavo.
Oggi da adulta una volta appurato che Candy Candy era un pò troppo sfigatella e che Goldrake non esiste (che trauma infantile!Ero convinta che la montagna vicino casa mia fosse il suo rifugio segreto) beh,il mito che ancora mi è rimasto è proprio lei,Sheherazade.La vedo ancora con quegli occhi penetranti che mi guarda e so anche che è un prototipo di donna che mi piace.Una donna che usa la sua intelligenza,la sua astuzia,inventa,non attacca,ma pensa e si salva ....non la trovate di una sconcertante modernità questa figura?
Non posso fare a meno di pensarla quando preparo qualche piatto di vago sentore orientale come questo pollo,che riempie la mia dimora di profumi inebrianti,che sanno di mistero e di lontano.....
Con questa ricetta partecipo al contest del blog Fool For Food

Pollo alle olive,zafferano e uvetta

Ingredienti:

!00 gr olive verdi
petto di pollo intero (non a fette)
farina
1 bustina di zafferano
olio 
burro
1 spicchio di aglio
sale
pepe bianco
50 gr uvetta
vino bianco
brodo di verdure(1 bicchiere)
1\2 cucchiaino di cannella

Fate rinvenire l'uvetta in una tazza con dell'acqua tiepida.tagliate a dadini il pollo e infarinatelo.In una padella fate soffriggere un pò di burro,1 cucchiaio di olio e lo spicchio di aglio.Aggiungete il pollo,il vino,fate sfumare mantenendo però sempre un buon livello di umidità.Aggiungete le olive tagliate a rondelle,il sale e una spruzzata di pepe bianco.Unire un bicchiere di brodo di verdure e lo zafferano.Mettete il coperchio (essenziale perchè il pollo mantenga la sua morbidezza) e portate a cottura con la fiamma al minimo.Cinque minuti prima di spegnere unite l'uvetta e la cannella (se vi piace).Mi raccomando di mantenere sempre un buon livello di liquidi.Il fondo di cottura che accompagna questo pollo è il segreto della sua bontà!

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Le frittelle di mele e David Copperfield

Cento libri da leggere prima di morire.Pensavo di essere a buon punto.Armata della mia bella matita rossa e blu,occhiali sul naso e tutta piena di me ho detto a mio marito:"Me ne mancheranno pochi sicuramente...."Ma anche no.Sono un'accanita lettrice da una vita,ho divorato libri su libri ma ho scoperto di non essere affatto a buon punto !Che colpo per il mio amor proprio!!
Mi sono rimboccata le maniche e il portafoglio e ho preso il primo libro "David Copperfield" di Dickens.Mille e passa pagine divorate insieme ad uno dei miei confort-food preferiti,le frittelle di mele.Una pagina,una frittella ,un centimetro in più sui fianchi.Tutto consequenziale.Ma ne è valsa la pena.Romanzo meraviglioso,una vita nuda e cruda ma raccontata con una leggerezza tale....vi lascio con una delle frasi che mi sono piaciute di più:
"....Non fare domani quello che puoi fare oggi.La procrastinazione è un furto fatto alla vita...." Semplice no?ma chissà perchè ce lo dimentichiamo.....

Frittelle di mele

Ingredienti:

200 gr farina
1/2 bustina lievito per torte
1 uovo
1 pizzico di sale
80/100 gr zucchero
latte quanto basta ad ottenere una pastella morbida e non troppo liquida
mele

Preparate la pastella con il minipimer .lasciatela riposare in frigo Togliete il torsolo alle mele e sbucciatele (non buttateli però ,usateli per fare la  Gelatina di mele) e tagliate le mele a rondelle.Mettete dell'olio per friggere a scaldare,prendete la pastella,immergetevi le fettine di mela e friggetele.Togliete l'eccesso di olio e spolverizzatele o con zucchero a velo o con zucchero semolato misto a cannella!


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Insalata di pasta alle due olive

Vorrei avere almeno dieci "alias" di me stessa per vivere tutte le vite possibili.Non cambierei la sostanza della mia vita,ma mi piacerebbe vivere in tanti posti diversi.Vorrei avere una cascina in Toscana,mi piacerebbe vivere nella moderna Copenhagen.Andrei ad occhi chiusi a New York,ma anche in qualche sperduta contea statunitense.Invecchierei nel Tobago,e andrei a godermi i tramonti in qualche sperduta isola greca.Questi sono i miei personali deliri estivi,nelle ore centrali del giorno,quando il caldo rende sfumati i contorni della realtà,gli occhi si chiudono e tutto sembra possibile....con un pizzico di coraggio o di incoscienza in più ^_^
Vi propongo una semplice insalata di pasta.Combatte il caldo senza penalizzare il gusto!un accorgimento che ho trovato interessante in rete:cuocete la pasta assolutamente al dente,scolatela e mettetela a raffreddare in un contenitore con acqua e ghiaccio.terminato questo,rovesciatela in un panno da cucina e tamponatela.Ora è pronta per essere condita ^_^

Insalata di pasta alle due olive

Ingredienti:

olive nere snocciolate
olive verdi snocciolate
prosciutto cotto tagliato a dadini
pomodorini pachino tagliati a striscioline
mozzarella tagliata a cubetti o feta greca
limone
aglio
olio

Mentre cuoce la pasta,tagliate le olive a rondelle,unite il prosciutto e tutti gli altri ingredienti.In un piccolo contenitore emulsionate l'olio con il succo di limone,il sale e l'aglio tritato.Unite poi il tutto ai vari ingredienti.Scolate la pasta e procedete nella maniera che vi ho descritto nell'introduzione.Mescolate con cura e servite ben fredda.
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Sedanini con le noci

""Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e giardino interni, suddiviso in otto appartamenti di gran lusso, tutti abitati, tutti 
enormi. Sono vedova, bassa, brutta, grassottella, ho i calli ai piedi e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l'alito di un mammut. Non ho studiato, sono sempre stata povera, discreta e insignificante"

Questo è l'incipit di un caso letterario di qualche anno fa,"L'Eleganza del Riccio".Un libro che ho amato,a tratti detestato e lasciato nella libreria per mesi.Poi mi sono imposta di superare le prime cinquanta pagine e ho cominciato ad adorarlo,a superare l'iniziale ritrosia per un testo che mi sembrava troppo "saccente".Una portinaia che ha un gatto che si chiama Lev (in onore a Tolstoj),studia Husserl e io penso che non ci riuscirei nemmeno sotto tortura.Appassionata di cinema giapponese,nel suo appartamento ascolta Mahler.Ma la sua è una cultura che tiene ben nascosta cercando di mantenere in vita l'idea che una portinaia non deve essere istruita.
Oggi,realizzando questa ricetta che prevede l'uso delle noci,mi è tornata in mente proprio Renée e un passo di questo romanzo,dove la portinaia sottolinea l'importanza di stendere una tovaglia anche per mangiare una sola e semplice noce.E io trovo questo particolare di una femminilità disarmante!la ricetta è di Lejla Mancusi Sorrentino.

Sedanini con le noci 

Ingredienti:

100 gr pane raffermo
100 gr gherigli di noci
50 gr uva passa(mio marito l'ha sostituita con il peperoncino,le mie figlie con il parmigiano)
aglio 
prezzemolo


In una padella rosolate lo spicchio d'aglio e toglietelo.Unite il pane tritato in maniera grossolana,le noci tritate,l'uvetta fatta rinvenire in acqua per una decina di minuti.Completate a fuoco spento con il prezzemolo tritato.lessate la pasta,scolatela e mantecatela nel condimento,aiutandovi con un pò di acqua di cottura della pasta stessa
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Linguine alla puttanesca

Ovvero l'elogio della semplicità a tavola.Ingredienti basilari,saporiti per un mix gustoso,classico,di quelli che non tradiscono mai.Di chiara origine partenopea con la chiara contaminazione romana data dalle acciughe come in questo caso.Le mie figlie ,quando hanno saputo il nome di questo condimento hanno strabuzzato gli occhi dicendomi:"mamma,hai detto una parolaccia!!!"e in effetti sembra che questo era il piatto con cui un proprietario di una casa chiusa dei Quartieri Spagnoli era solito rifocillare gli avventori dopo cotante...ehm...fatiche.Proprio perchè era un condimento pratico,veloce ma robusto!!Insomma,pare che rimetta subito in sesto!


Linguine alla puttanesca

Ingredienti:


1 confezione da 800 gr di pomodori pelati
2 spicchi di aglio
100 gr olive nere snocciolate
1 peperoncino
3 filetti di acciughe
origano
prezzemolo
30 gr capperi

Soffriggete gli spicchi di aglio e il peperoncino,unite i filetti di acciughe e farli disfare e aggiungete poi i pomodori pelati spezzettati.Cuocete la salsa a fuoco vivo,unire le olive,i capperi ,origano,sale e pepe e fate addensare la salsa.spegnete il fuoco e unire il prezzemolo.Cuocete le linguine e fatele saltare nel condimento a fiamma bassa per qualche minuto.
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Ciambella rovesciata allo yogurt,limone e cocco

"....Bella mattinata.Piena di luce.
Soffia un vento lieve.
Lo straordinario sole dell'Africa.
Azzurro profondo.Uccelli bianchi.
Sotto,sedie
calde sulla sabbia.
E naturalmente il mare.
Comunque mancano alcuni alberi.
E una o due navi sul fondo.
Per indicare
che uno può sempre partire."

non so di chi siano i versi qui sopra.So solo che sono scritti in un vecchio foglietto strappato da un giornale che mi porto dietro dalla notte dei tempi.Leggerli e farli miei è stato un tutt'uno.Ci sono io in poche righe,il mio essere.C'è la libertà di ogni individuo.Quelle navi sul fondo...si può sempre partire,si può sempre ricominciare.Anche se non fisicamente,con la testa.Si,si può.Anzi si deve.Sempre.
La prima parte della poesia narra di un cielo azzurro,del sole,della sabbia.Chiudete gli occhi.A quale sapore accostereste queste sensazioni?Io al cocco.Il profumo del caldo.E infatti oggi vi ripropongo un'altra ricetta con questo ingrediente,ma usato in una maniera inusuale.Ho messo insieme tre ricette e questo è il risultato.Con questa ricetta partecipo al contest di Morena:Un dolce aal mese:il cocco

Ciambella rovesciata allo yogurt,limone e cocco

Ingredienti:

1 vasetto yogurt bianco da 125 gr
2 vasetti di zucchero (usate il vasetto dello yogurt vuoto come unità di misura)
3 vasetti di farina
1 bustina di lievito
1 vasetto di olio di semi di girasole 
1 limone (di cui userete la scorza grattugiata e il succo)

per  il  crumble

120 gr di cocco grattugiato
4 cucchiai di acqua
50 gr burro
4 cucchiai di zucchero di canna

Crumble:in un pentolino fate tostare la noce di cocco grattugiata.Aggiungete il burro lo zucchero di canna e l'acqua.Formate un composto e mettetelo nello stampo a ciambella imburrato e infarinato.
Dividete i tuorli dagli albumi e montate a neve quest'ultimi con un pizzico di sale.Montate pet una decina di minuti i tuorli con lo zucchero,aggiungete lo yogurt,la scorza del limone e il succo.Gradatamente incorporate la farina setacciata con il lievito.Aggiungete gli albumi montati a neve.
Prendete questo composto e mettetelo nello stampo a ciambella,esattamente sopra il crumble di cocco.fate cuocere a 200 gradi per una decina di minuti,proseguite per altri trenta minuti abbassando la temperatura a 180 gradi.Una volta cotta,fate raffreddare per bene (altrimenti il crumble funge da colla)!vi accorgerete che questo crumble darà una croccantezza particolare e aromatica alla ciambella stessa.Provate!!!

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Moelleux al cocco

Mi serve un termine in italiano che riesca a rendere bene l'idea di questo appellativo francese: Moelleux,cioè morbidoso,sofficioso,un dolce che si scioglie in bocca.Ed è vero.Questa mini torta mantiene tutte le promesse presenti nel momento in cui la si pronuncia.Pochi ingredienti e un ottimo risultato.
nella lista vedrete la presenza del latte di cocco.Potete sostituirlo con del latte vaccino.Io la prossima volta,invece di acquistarlo in un Indian Food proverò a farlo da me.Ho scovato infatti un link molto interessante fare in casa il latte di cocco di Alimentipedia.La ricetta viene dal blog francese di Mathilde en Cuisine.Con questa ricetta partecipo al contest di Morena Un dolce al mese:il Cocco

Moelleux al cocco

Ingredienti:

100 gr farina
1/3 di lievito chimico (all'incirca 5 gr)
70 gr noce di cocco grattugiata (anche quella che comunemente chiamiamo farina di cocco)
100 ml latte di cocco (o latte vaccino)
45 gr burro fuso freddo
2 uova
70 gr zucchero
1 pz di sale
Separate gli albumi dai tuorli e montate i primi a neve con il pizzico di sale.In una ciotola sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero (la mia mamma diceva finchè le uova non scrivono!!) e aggiungete il latte di cocco e il burro fuso,continuando a mescolare delicatamente.Incorporare il cocco grattugiato e la farina con il lievito.aggiungere poi i bianchi montati a neve,avendo cura di mescolare sempre nella stessa direzione.Imburrate e infarinate uno stampo di 20 cm e cuocete per una mezz'oretta.servitelo freddo.Anzi vi dirò di più:passatelo in frigo e servitelo con una pallina di gelato neutro o proprio al cocco.E' buonissimo e ci si può anche pranzare!!
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Pasta con zucchine,menta e semi di sesamo

Mi piace cucinare perchè è il mio momento zen.Per me è come una seduta di meditazione,è l'incontro con il presente.Affetto,soffriggo,peso gli ingredienti e il pensiero muore.Ed è la mia ancora di salvezza quotidiana.Nella mia cucina passato e futuro depongono le armi e si dileguano nel silenzio.E riesco a fare una delle cose più difficili per l'animo umano:vivo il momento.
Caspiterina che introduzione che vi ho fatto per una semplice pasta con le zucchine!!!!ma è la pura verità ^_^
la ricetta l'ho presa tempo fa da una rivista di cucina e le dosi sono ad occhio.

Pasta con zucchine,menta e sesamo

Ingredienti:
zucchine
semi di sesamo
aglio
olio
foglie di menta

In un padellino fate tostare i semi di sesamo e metteetli poi da parte.Soffriggete poi uno spicchio d'aglio in due cucchiaiate di olio e aggiungete le zucchine tagliate a rondelline .Portate a cottura,spegnete il fuoco e aggiungete delle foglie di menta spezzettate.Scolate la pasta,mantecatela con le zucchine e la menta.Aggiungete i semi di sesamo e....Buon Appetito!!!


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Crostata alla marmellata di pesche


Ormai mi sono convertita alla filosofia  "zero sprechi".E le mie rotelline cerebrali sono sempre alla ricerca di utilizzi alternativi di oggetti e di cibo.
In cucina questa attenzione la rivolgo soprattutto alla frutta.Questa è stata l'estate delle marmellate espresse (faccio la marmellata con la frutta che comincia a diventare troppo morbida e la mia tribù non se la mangia) e la converto subito in crostate.In un colpo solo salvo la mia frutta e invento la merenda!

CROSTATA ALLA MARMELLATA DI PESCHE


Ho pesato (sbucciate e al netto degli scarti) 1/2 kg di pesche,ho aggiunto due gocce di limone e lo zucchero (metà peso della frutta,anzi qualcosa in meno per renderla meno dolce).Ho tagliato sottile la frutta ,mescolato gli ingredienti a freddo e iniziato la cottura.Dopo circa una mezz'ora era pronta.Ho preso il minipimer e ho dato una bella frullata(alla mia famiglia la marmellata piace con la consistenza di un omogeneizzato).

FROLLA
500 gr di farina
250 zucchero
250 burro
3 uova medie
1 pz di sale
scorza limone grattuggiata
Impasto velocemente gli ingredienti e metto in frigo per un'ora.La prendo ,la stendo ,compongo la crostata e prima di metterla in forno la rimetto in frigo per una mezz'ora (ho visto questo procedimento nella trasmissione "Dolcemente",dove Santin spiegava che è un passaggio fondamentale per evitare che il burro morbido durante la cottura se ne vada a spasso nell'impasto).Cuocio a 180° per mezz'ora.E non ho buttato nulla!!
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TORTA DI MELE LEGGERA


A me l'idea del dolce light  fa sorridere.Mi sembra un controsenso palese.Sono una rigida osservante delle regola "se me devo fà male,me lo faccio fino in fondo".Però ogni regola ha le sue eccezioni.E la mia di eccezione è rappresentata dalle mie due bamboline e dalla necessità di evitare il continuo ingresso in casa mia della Mulino Bianco & co.Quindi eccomi alla ricerca di qualcosa di buono ma leggero per la colazione delle pupe.E questa torta è stata una piacevole scoperta.

TORTA DI MELE LEGGERA

250 gr farina
2 mele
1 confezione di yogurt greco(la confezione è da 170 gr circa)
150 gr zucchero
3 uova
1 limone
1 bustina di lievito per dolci

Sbattere le uova con lo zucchero ,unire lo yogurt,la scorza e il succo di limone,la farina con il lievito e mescolare.mettere il composto in una tortiera imburrata e infarinata,mettere a raggiera le fettine di mela,cospargere di zucchero e infornare a 180° per 40 minuti (io nell'impasto e sopra il dolce ho aggiunto anche delle nocciole tritate in maniera grossolana)
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Bicchierini di ricotta, panna e sfoglia

Ricotta e creta.Avete mai pensato alla ricotta come alla creta?Vi sembra azzardato?Pensateci.La creta è materia senza forma.Non aspetta altro che una mano fantasiosa e capace.Può essere tutto.Ma anche il suo contrario.
Ora pensate alla ricotta.Questo formaggio-non formaggio è materia plasmabile allo stato puro.Può farvi dimagrire se inserita in un contesto dietetico,ma anche essere la protagonista di dolci succulenti,ricchi di calorie-Può essere la protagonista indiscussa di primi piatti come di dolci.O un'attrice "di spalla"amalgamata ad altri ingredienti di cui alla fine non fa che esaltarne il sapore.Versatile e plasmabile ricotta!Qui è lavorata con la panna e la sfoglia.Sono dei semplici bicchierini,ma seducono il palato con le due consistenze protagoniste della ricetta:la sfoglia e la morbidezza della crema.

Bicchierini di ricotta panna e sfoglia

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia
250 gr ricotta(viene meglio con quella di pecora)
200 ml panna fresca da montare
zucchero(secondo il vostro gusto)
1 spolverata di cannella
1 limone grattugiato
cioccolatini per decorare
zucchero a velo

Prendete la pasta sfoglia,tagliate con il coppapasta dei cerchi,bucherellateli con le punte della forchetta,spolverizzateli di zucchero a velo e cuocete per una decina di minuti a 180 gradi.Fateli raffreddare e metteteli da parte.
Lavorate la ricotta con lo zucchero e la scorza grattugiata del limone fino ad ottenere una crema.Lasciate riposare in frigo per tutta la notte.Al mattino prendete la panna,montatela ed amalgamatela alla ricotta lavorata.Ora componete i bicchierini.Sul fondo adagiate il disco di sfoglia ,riempite con la crema di panna e ricotta,spolverizzate con la cannella e decorate con i cioccolatini la superficie.Volendo potete comporre il dolce facendo vari strati di pasta sfoglia,in questa maniera il dolce risulta ancora più gustoso!
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Hamburger di Gordon Ramsay

Qualcuno mi sa dire quante parolacce dice in un minuto Ramsay?
Dodici stelle Michelin ragazzi,penso sia l'unico al mondo ad averne tante!!Non amo in generale gli chef anglosassoni ma alcune sue ricette mi piacciono davvero tante!Questi sono gli hamburger che ha fatto in una delle tante puntate di "Cucine da Incubo".Io li ho serviti con il Pane arabo e un contorno di mais e pomodori.Un pranzo smart e sprint in questi giorni di caldo record!

Hamburger di Gordon Ramsay


Ingredienti:

carne macinata
1 cipolla  finemente tritata
1 cucchiaio di pomodori secchi tritati (io non li ho messi)
1 piccolo spicchio d'aglio tritato
4 cucchiai di ketchup
3 cucchiai di salsa Worcestershire
1 cucchiaio di senape 
3 tuorli d'uovo

Impastare tutti gli ingredienti ,dare la forma agli hamburger e cuocere sulla griglia.Tutto qui!!!
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Dolcetti al cacao,cocco e caffè

Mio fratello era un ristoratore abbastanza noto dei Castelli Romani.Aveva iniziato come lavapiatti nella Roma della Dolce Vita e aveva visto e rubato con gli occhi i segreti delle cucine di quegli anni.Aveva un suo fondamentale diktat:no all'uso del caffè e dell'alcool negli alimenti destinati ai bambini.Li riteneva inutili,potenzialmente dannosi (uno dei suoi più cari amici era un pediatra romano che lo supportava in queste idee) e inoltre facilmente sostituibili.Quindi si sbizzarriva con bagne alla frutta,allo zucchero e usava solo caffè senza caffeina e orzo.Ecco perchè in questi dolcetti ho sostituito il caffè con il decaffeinato e il risultato mi ha soddisfatto:ma la vera scoperta è stata l'uso del caffè d'orzo.Rende questi dolcetti veramente unici.Sono inoltre facili da fare,tant'è vero che questi li hanno fatti le mie figlie.Io ho solo supervisionato.La ricetta l'ho presa in un foglietto volante trovato al Lidl.

Dolcetti al cacao,cocco e caffè

 Ingredienti:

120 gr farina
120 gr burro
100 gr zucchero di canna
80 gr cocco (farina di cocco)
30 gr cacao amaro
2 uova
1 cucchiaino lievito da caffè
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 dl caffè forte (per noi orzo o decaffeinato)
latte
1 pizzico di sale

Montare il burro morbido con lo zucchero di canna fino ad ottenere una crema spumosa.Incorporare le uova sbattute con 5 cucchiai di latte e un pizzico di sale,in 3 volte,alternandole con la farina setacciata con il lievito e 20 gr di cacao.Unite 70 gr di cocco e 1 cucchiaino di caffè in polvere.Trasferite il tutto in una teglia quadrata foderata con carta forno, e cuocere a 180 gradi. per 40 minuti.Mescolare il cacao rimasto con lo zucchero a velo e diluire con il caffè bollente.Distibuire subito la miscela sulla torta cotta e ancora bollente e rimetterla per cinque minuti  nel forno spento.Tiratela fuori e fate raffreddare.Una volta fredda,tagliatela a quadrotti e spolverizzatela con il cocco rimasto o con dello zucchero a velo


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My Generation-The Who

Datato 1965,il primo album della band .Storia bizzarra.Disconosciuto dalla band perchè non li rappresenta,dai critici è considerato il loro miglior prodotto.
"..People try to put us d-down (Talkin' 'bout my generation)
Just because we get around (Talkin' 'bout my generation)
Things they do look awful c-c-cold (Talkin' 'bout my generation)
I hope I die before I get old (Talkin' 'bout my generation)..."

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Spaghetti del bis

Perchè questo nome?Perchè è così buona, che vi sfido a non fare il bis con i vostri commensali!  Seconda ricettina per partecipare al contest :coccole piccanti.Un titolo altisonante per una ricetta dalla semplicità quasi imbarazzante.Ma come tutte le cose semplici,non tradisce mai !

Spaghetti del bis


Ingredienti:
aglio
tonno (regolatevi in base ai commensali)
vino bianco
origano
pangrattato
olive (verdi o nere dipende dai vostri gusti)
peperoncini (almeno due)
pangrattato
origano

Per  prima cosa tostate il pangrattato in un pentolino e mettetelo da parte.Prendete le olive snocciolate,il peperoncino,un bel tagliere e iniziate a fare un bel battuto in punta di coltello.Lasciatelo un pò grossolano e una volta terminato mettetelo in una ciotolina e versateci dell'olio,in maniera tale da renderlo un pò più fluido.
Tritate l'aglio e soffriggetelo in una padella,sfumate con del vino bianco e spegnete il fuoco.Aggiungete un pizzico (giusto un pizzico) di sale.Cuocete la pasta,scolatela lasciandola abbastanza umida e fatela saltare nella padella con il tonno.Prendete un piatto.Con un cucchiaino,spargete sul fondo il battuto piccante,metteteci sopra la pasta e completate con:un giro di olio extravergine,il pangrattato tostato e un pò di origano.
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